Il 15% degli elettori del Movimento 5 stelle si dicono vicini a Sinistra italiana, il 20% alla Lega Nord. Ma c’è anche un 7% affine al Pd e un 10% a Forza Italia. È la fotografia del bacino elettorale variegato con cui devono fare i conti Grillo e Casaleggio, ma anche il frutto di un programma per scelta eterogeneo e mai troppo specifico. Tutti i partiti tendono ormai da anni al modello del catch-all party, definizione coniata da Otto Kirchheimer nel 1966 poi tradotta in “partiti pigliatutti”, ma, stando ai dati raccolti dall’indagine ‘Atlante politico-Demos & Pi’ e pubblicati da La Repubblica, i Cinquestelle sono quelli che ci sono riusciti meglio di tutti.
La situazione è simile anche se si guarda agli elettori di altri partiti che però vedono di buon occhio il M5s. Se un 27% vota Fratelli d’Italia o altri partiti di estrema destra, un altro 23% vota più a sinistra del Pd. Ma c’è anche un 11% che invece si dichiara elettore di centro eppure vicino al Movimento. Tutto va nello schema dell’idea politica nata da Gianroberto Casaleggio e portata avanti dal figlio Davide, che ha trovato una nuova espressione sabato scorso nell’incontro di Ivrea, dove i Cinquestelle hanno voluto dimostrare di avere un loro programma per il futuro dell’Italia e una loro credibilità, attrattiva per tutti.
La presenza a Ivrea di super-esperti, ceo e delegati di aziende, dimostra la capacità del M5s di raccogliere consensi ampi e superiori alla media in tutti i settori sociali. Gli elettori di Grillo sono più lavoratori autonomi e imprenditori (14%) che disoccupati (12%). Poi ci sono studenti (10%) e operai (14%), ma anche una buona fetta di insegnanti e impiegati. E il modello potrebbe anche reggere nel tempo: i Cinquestelle piacciono principalmente a chi ha tra i 30 e i 44 anni (41%), ma riscuotono più successo di tutti tra i giovanissimi (18-29 anni), che sono il 21% dei suoi elettori. Se per Pd e Fi la quota di voti che arrivano dagli over 65 è del 34 e del 38 per cento, rappresenta invece solo il 10% del bacino elettorale M5s.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/10/sondaggio-m5s-partito-pigliatutti-piace-agli-elettori-di-sinistra-come-ai-leghisti-a-operai-e-imprenditori/3512273/
Se i vecchi elettori storici del PD riescono a mettere fuori il naso dai centri di loro appartenenza e cominciano a sentire un'aria nuova diversa da quello che hanno sempre saggiato in questi anni, state tranquilli che un pensiero al m5s lo fanno. Io che non mi occupo di politica sento spesso in giro parlare bene/male tanta gente di una certa età, il solo dubbio che li trattiene del votare i 5stelle è l'innovazione è il cambiamento sono preoccupati che grillo possa essere un'altro duce, queste sono voci sentite da chi secondo me segue solo il tg1. Per il resto però vedono di buon occhio chi potrebbe dargli la dignità di vivere senza sopravvivere.
RispondiEliminasono d'accordo con la tua opinione
EliminaIl Duce non è Grillo.È quello che abbiamo ora.Siamo in pieno regime dittatoriale e non ce né accorgiamo.Ci obbligano a fare quello che non vogliamo e noi come caproni abbassiamo la testa.
RispondiElimina