domenica 30 aprile 2017

Sondaggi appena usciti: 5 Stelle mai cosi in alto. I numeri che fanno tremare il neo-vincitore Renzi

Secondo l'istituto Ixè il Pd guadagna lo 0,4 per cento rispetto alla settimana scorsa, mentre i grillini calano dello 0,1. Sempre vicine Lega Nord e Forza Italia (12,9% e 12,6% rispettivamente). Alla vigilia delle primarie, il 28 per cento degli intervistati dice che "sicuramente non andrà a votare": il 13 per cento non sa a chi dare la sua preferenza, mentre il 60 è schierato per l'ex presidente del Consiglio

Il Movimento 5 stelle resta il primo partito in Italia, ma si riduce il distacco con il Partito democratico. Nella settimana che precede le primarie dem e in un clima debolmente più da campagna elettorale, il Pd segna un più 0,4 per cento e raggiunge il 27,3% dei consensi tra gli intervistati dall’Istituto Ixè per Agorà Rai 3. In contemporanea il M5s cala leggermente (appena dello 0,1%) rispetto a sette giorni fa e passa dal 28,5 al 28,4%. Negli ultimi giorni i grillini sono finiti al centro delle polemiche per aver messo sotto accusa il ruolo delle Ong nello sbarco dei migranti in Italia e aver appoggiato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta sul tema. Per quanto riguarda gli altri partiti, sempre vicine Lega Nord e Forza Italia (12,9% e 12,6% rispettivamente).

Per quando riguarda la fiducia individuale per i politici, sempre secondo l’istituto Ixè, sale di 1 punto, dal 30% al 31%, quella nel presidente del Consiglio Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi si porta al 29% (+2%). Ferma al 21 per cento quella per il vicepresidente M5s della Camera Luigi Di Maio, mentre cala per Beppe Grillo di 1 per cento (16%). Il governo, invece, raggiunge il 28% di fiducia. Ixè ha anche interpellato il campione sulla polemica in merito all’inchiesta della procura di Catania sul ruolo delle Ong nell’arrivo dei migranti: solo il 34% afferma di avere fiducia nelle organizzazioni, il 48% non si fida, mentre il 18% non si è espresso.
Capitolo a parte sulle primarie Pd. Il 22 per cento degli intervistati per Agorà ha detto che sicuramente andrà a votare, contro il 28 che invece “sicuramente starà a casa”. In testa sempre Matteo Renzi con il 60% dei consensi: dietro il ministro della Giustizia Andrea Orlando (15%) e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (7%). Resta un 13 per cento di indecisi.
La debole tendenza di riavvicinamento tra Pd e M5s è confermata anche dalle rilevazioni di Index Research per Piazza Pulita (La7), secondo cui il Movimento 5 stelle perde lo 0,3 per cento, ma resta in testa con il 30,6 per cento dei consensi tra gli intervistati. Il Pd accorcia le distanze attestandosi al 25,6% (+0,1). Forza Italia in crescita raggiunge il 13,2 che ora stacca di quasi un punto la Lega Nord: il leader del Carroccio Matteo Salvini non riesce a sfruttare l’ondata Le Pen e rimane stazionario al 12,4%.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/28/sondaggi-politici-m5s-resta-primo-partito-ma-si-riduce-distacco-con-pd-in-crescita-aumenta-di-2-punti-la-fiducia-in-renzi/3549402/

Photo by fabiolopiccolo:

1 commento:

  1. Possibile che questo renzi dopo le nefandezze fatte durante il suo governo rubato susciti ancora consensi ma puo' essere che siamo un popolo di masochisti che ama.farsi del male ma mandiamoli al rogo questi incapaci che pensano solo a far crescere I loro conti a discapito della povera gente che lavora sul serio chi altro devono sistemare nelle varie aziende di statocasa non hanno gia sistemato una valanga di piccoli incapaci a suon di milioni di euro di stipendio sarebbe il caso di dire basta a questi ignobili senza cervello ,lo so il cervello ce l hanno ma e a delinquere

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