Gli sventurati che hanno provato a capire quali siano i motivi che hanno portato alla spaccatura del Pd hanno rischiato l'esaurimento nervoso.Nessuno finora è riuscito in modo credibile nell'impresa, anche se sotto sotto qualche buon argomento sta emergendo. Per esempio il vil denaro che c'è in ballo. Si parla di milioni di euro. E anche, in un secondo caso, di centinaia di milioni di euro.
I più attenti ai numeri stanno già facendo i conti su quanto potrebbe entrare nelle casse del nuovo partito di Pier Luigi Bersani e compagni grazie a un nuovo gruppo parlamentare. I 23 deputati ogni anno potranno fruttare circa un milione e 300 mila euro, secondo il Corriere della sera, mentre i circa 15 senatori porteranno in cassa oltre un milione di euro. Il profilo rimarrà basso, quindi niente spese pazze per strutture e apparato: la sede resterà in via Barberini 11, dove c'è la fondazione Nens dell'ex ministro Visco.
Quasi tre milioni di euro all'anno sono un bel gruzzolo per i compagni in fuga, ma sono briciole in confronto a quanto aspettano di ereditare i figli di Togliatti da anni. Da quando infatti si sono sciolti i Democratici di sinistra, l'inossidabile Ugo Sposetti è rimasto a guardia del forziere comunista che ad oggi può vantare un patrimonio di 500 milioni di euro. Anni fa, ricorda il Mattino, Sposetti aveva sparso il tutto su cinquantasette fondazioni e cinque associazioni. A coordinare tutto c'è l'associazione Enrico Berlinguer.
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LIBERO
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