giovedì 31 maggio 2018

Travaglio elogia il nuovo governo e umilia i giornalisti:"Li avete dipinto come dei.."

Meglio o meno peggio?

di: MARCO TRAVAGLIO
da: Il Fatto Quotidiano di venerdì 1 giugno 2018

È con somma sorpresa, mista a incredulità, che registriamo la prevalenza del buonsenso dopo 88 giorni di manicomio. Ci sarà tempo per giudicare il governo Conte che nasce oggi.

E l’unico giudizio che conosciamo, anche per la nostra ragione sociale, è quello sui fatti.

Della maggioranza 5Stelle-Lega abbiamo già detto tutto: avremmo preferito un accordo tra il M5S e un centrosinistra profondamente rinnovato, ma queste tre ultime parole si sono rivelate un ossimoro, grazie a Renzi e ai suoi presunti oppositori interni.

Molte cose della Lega e alcune dei 5Stelle non ci piacciono, ma il demenziale Aventino del Pd non ha lasciato alternative al patto giallo-verde. Salvo, naturalmente, le elezioni anticipate che ci avrebbero regalato un magnifico governo Salvini-Berlusconi.

E, tra un governo con Salvini premier alleato del Caimano e un governo con Conte premier sostenuto dal M5S al 32,5% e dalla Lega al 17.5%, preferiamo il secondo: non sappiamo ancora se definirlo sulla carta migliore o meno peggiore, ma lo sapremo presto.

Il programma, frutto evidente di un compromesso fra due culture e sensibilità diverse se non opposte, non cambia. È un misto di molte proposte sacrosante e attese da decenni a costo zero o addirittura a vantaggio mille (su prescrizione, corruzione, mafia, carceri, manette agli evasori, conflitti d’interessi, Rai, Tav, acqua pubblica, tutela dell’agricoltura, green economy, vitalizi e altri tagli alla casta, revisione delle missioni militari all’estero e della Buona Scuola), riforme giuste ma di incerta copertura (reddito di cittadinanza, salario minimo, investimenti pubblici e revisione della Fornero), leggi sbagliate, scoperte e forse incostituzionali (la flat tax, a meno che non si riveli una semplice ed equa riduzione delle aliquote fiscali), assurdità da Stato di polizia (le forze dell’ordine armate di Taser, la pistola elettrica paralizzante inserita da Amnesty fra gli strumenti di tortura; e la licenza di sparare ai ladri anche quando non minacciano nessuno) o da governo xenofobo (gli asili nido gratis solo per bambini italiani), annunci ambigui tutti da verificare (i rimpatri individuali di immigrati irregolari senza diritto d’asilo sono doverosi, le espulsioni di massa sono vietate dalla Costituzione e dalla giurisprudenza europea).

La lista dei ministri invece è parzialmente nuova.
Savona, dipinto dal Colle come un kamikaze del Jihad Anti-Euro, va incredibilmente agli Affari europei: a Bruxelles stanno già preparando il comitato di accoglienza.

A riequilibrarlo, c’è il ministro degli Esteri Enzo Moavero, non proprio un nome di cambiamento.
Viene dai governi Monti e Letta (e pare fosse in lista pure nell’abortito Cottarelli).

All’Economia c’è un altro prof: Giovanni Tria, docente ed ex preside a Tor Vergata, con un buon curriculum, a parte i trascorsi con Brunetta.

Il resto è un mix di tecnici e politici: a parte Di Maio al Lavoro, Sviluppo e Telecomunicazioni e Salvini all’Interno, non c’è nessun nome eclatante.

Ci sono i pretoriani dei due leader: i dimaiani Fraccaro ai Rapporti col Parlamento e alla Democrazia diretta, Bonafede alla Giustizia, Grillo alla Salute e Toninelli alle Infrastrutture; i salviniani Fontana ai Disabili, Centinaio all’Agricoltura e Stefani agli Affari regionali.

L’ex finiana e neoleghista Bongiorno si occuperà di PA, sperando che riesca a farla funzionare un po’meglio dei centralini della sua associazione Doppia Difesa.

Fa ben sperare il generale Sergio Costa scopritore della terra dei Fuochi, ministro pentastellato dell’Ambiente.

Non altrettanto si può dire dei ministri dei Beni Culturali Bonisoli (M5S), esperto di moda e design, e dell’Istruzione Busetti (Lega), docente di Educazione fisica e burocrate del Miur.

Completano il quadro le grilline Barbara Lezzi (M5S) al Mezzogiorno ed Elisabetta Trenta alla Difesa. Esperta di intelligence, sicurezza e cooperazione, la Trenta dovrà chiarire un’ombra di conflitto d’interessi familiare (il marito colonnello al vertice di Segredifesa, che si occupa dei contratti delle Forze Armate).

Dopo tanti fallimenti e colpi di scena, abbiamo un governo di compromesso: magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come l’hanno dipinto i giornaloni prim’ancora che nascesse.

Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni.

Non c’è neppure un ministro inquisito o condannato, ed è la prima volta dal 1994.

Nessun ministro puzza di berlusconismo, ed è la prima volta dal 1983, quando con Craxi iniziò la lunga e ininterrotta stagione nera delle leggi ad personam e ad aziendam.

I pericoli potrebbero arrivare dal Viminale, se Salvini tornasse indietro dal pragmatismo delle ultime settimane per reindossare i panni del Cazzaro Verde xenofobo e sparafucile da campagna elettorale permanente. E poi dall’ansia di fare tutto subito, anziché procedere gradualmente, sfasciando i conti pubblici.

B. intanto schiuma di rabbia perché, per la prima volta da oltre 40 anni, pare ridotto a pelo superfluo della politica, come i suoi compari renziani.

Ma, per averne la certezza, aspettiamo il vero “cambiamento”: su conflitto d’interessi, Rai, corruzione, evasione, mafia e prescrizione. Queste leggi non costano nulla: se restassero lettera morta, dimostrerebbero che dietro Salvini c’è ancora B.

Ma basta con i processi alle intenzioni: avevamo letto che il capo leghista non voleva fare il governo, invece l’ha fatto. Cedendo su Savona e accettando la mediazione di Mattarella e Di Maio. Il quale ha sbagliato molto. Ma l’altroieri è stato bravo a salire al Colle sacrificando il suo orgoglio personale, per mettere Salvini alle strette e portare a casa il risultato.

Se il gioco valeva la candela, lo vedremo presto.


IL nuovo ministro della salute? Laureata con il massimo dei voti 110 e lode. Ecco chi è..

E' la 43enne siciliana Giulia Grillo, medico e attualmente capogruppo alla Camera, a ricoprire l'incarico di ministro della Salute. Nata a Catania il 30 maggio 1975, laureata in medicina e chirurgia con specializzazione in medicina legale, la Grillo è a tutti gli effetti un'attivista della prima ora, arrivata in Parlamento con il Movimento per la prima volta alle elezioni del 2013. Nella precedente legislatura ha ricoperto l'incarico di vice capogruppo e capogruppo alla Camera e Capogruppo M5S Commissione Affari Sociali.
Terza per produttività fra tutti i deputati siciliani secondo la classifica Openpolis 2016 e 56esima su 630 deputati nazionali, la Grillo, che con il fondatore del movimento non ha nessun rapporto di parentela, nella 17ma legislatura ha fatto approvare 3 mozioni a sua prima firma su governance farmaceutica, sblocco turn-over del personale sanitario, revisione della disciplina sull'intramoenia e governo delle liste d'attesa. Inoltre, ha depositato 4 proposte di legge e 213 atti di indirizzo e controllo alla Camera. Tra le sue battaglie quella per il 'giusto' prezzo dei farmaci innovativi.
La scelta di iscriversi al 'meetup' grillino di Catania risale al 2006, da allora è stata in prima fila nella lotta contro le trivellazioni in Val di Noto, come in quella contro le privatizzazioni dell'acqua pubblica nel ragusano, fino alla nascita del comitato Addio Pizzo di Catania. Candidata alle regionali siciliane del 2008 e a Montecitorio nel 2013, per quanto riguarda le politiche sanitarie, ha ''ambiziosi intenti'', come dichiarava lei stessa sulla piattaforma Rousseau: "Ridurre le disuguaglianze di cura e assistenza fra cittadini" e lavorare per una sanità pubblica "giusta, efficiente e accessibile attraverso un adeguato finanziamento, una seria programmazione, una revisione della governance farmaceutica, un potenziamento dell'assistenza territoriale, un adeguato piano assunzioni e un aggiornamento dei corsi di Laura e formazione".


Ecco la strategia del M5s per avere il reddito di cittadinanza, senza inguaiare i conti pubblici

Pasquale Tridico, docente a Roma 3 e indicato da Luigi Di Maio come ministro del Lavoro e del welfare del suo Governo, in un post sul Blog delle stelle spiega perché il reddito di cittadinanza si paga da solo 

Sul Blog delle stelle, organo ufficiale del Movimento 5 stelle, Pasquale Tridico, indicato da Luigi Di Maio come ministro del Lavoro e del welfare del suo Governo, descrive quello che a tutti gli effetti sembra il suo piano per rilanciare il lavoro il Italia. A partire dal reddito di cittadinanza che, sostiene, si finanzierà da solo.  

Dopo circa 15 anni di studi e ricerche sui temi del lavoro, della flessibilità, della produttività e della crescita economica posso dire di aver una idea precisa sul mercato del lavoro e sui problemi della scarsa performance della produttività e del Pil in Italia: alla base del nostro declino economico non ci sono solo le politiche di austerità ma anche la precarizzazione del posto di lavoro.
Secondo Tridico, professore di diritto del lavoro all'Università Roma Tre, la flessibilità è un percorso avviato nel 1997 dal  pacchetto Treu e che ha una storia che lo porta direttamente al Job Act di Renzi: per effetto, il lavoro si è precarizzato e i salari sono fermi al 1993. Il perché, secondo il professore, è semplice: 

"Se il lavoro flessibile costa poco, dato che il lavoratore perde diritti e quote salari, l'impresa rinuncerà agli investimenti ad alto contenuto di capitale, all'innovazione e quindi anche alla formazione di lavoratori qualificati con più alti salari. Verrà azionata la leva della competitività salariale piuttosto che quella della innovazione e del capitale umano costoso e qualificato. Avremo frequenti casi di sotto-mansionamento, e giovani laureati costretti a svolgere lavori meno qualificati con più bassi salari. Avremo anche casi di emigrazione qualificata e "fughe di cervelli" all'estero. A perderci sarà tutto il Paese, impantanato in un contesto produttivo poco dinamico e a basso valore aggiunto. 

Dobbiamo invertire urgentemente la rotta, rimettendo al centro la qualità del posto di lavoro, gli investimenti in settori avanzati, e la formazione continua, spostando più in alto la frontiera tecnologica del sistema produttivo, con particolare attenzione ai settori innovativi e mission-oriented"

Da qui Tridico elenca quelle che ritiene 5 priorità  per rimettere al centro la qualità del posto di lavoro, gli investimenti in settori avanzati e la formazione.

1. Reddito di cittadinanza 

"Il reddito di cittadinanza, che è tecnicamente un reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento lavorativo [...]  In sintesi il meccanismo è questo: grazie alla nostra misura almeno 1 milione di persone che attualmente non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (i cosiddetti ‘inattivi’ e scoraggiati) verranno spinti alla ricerca del lavoro attraverso l’iscrizione ai Centri per l’Impiego e andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro", spiega Tridico: "Questo ci permetterà di rivedere al rialzo l’output gap, cioè la distanza tra il Pil potenziale dell’Italia e quello effettivo, perché 1 milione di potenziali lavoratori saranno di nuovo conteggiati nelle statistiche Istat. Se aumenta il Pil potenziale possiamo mantenere lo stesso rapporto deficit/Pil potenziale, cioè il cosiddetto ‘deficit strutturale’, spendendo circa 19 miliardi di euro in più di oggi. Il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi complessivi, compresi i 2,1 miliardi per rafforzare i centri per l’impiego, e potrebbe quindi finanziarsi interamente grazie ai suoi effetti sul tasso di partecipazione della forza lavoro".

2. Investimenti dello Stato

"Gli investimenti produttivi dello Stato nei settori a più alto ritorno occupazionale, senza i quali il reddito di cittadinanza sarebbe una misura monca, poiché non potrebbe offrire ai beneficiari il lavoro di qualità che abbiamo in mente. L’idea è di destinare almeno il 34% di questi investimenti nel Sud Italia". Sul lato degli investimenti privati "va ricordata anche la Banca pubblica di investimento, che erogherà credito a tassi agevolati a micro, piccole e medie imprese".

3. Salario minimo orario

In terzo luogo il "salario minimo orario" per "sradicare sfruttamento e precarietà".

4. Patto di Produttività

In quarto luogo un "Patto di Produttività programmato tra lavoratori, governo e imprese", al fine di "rilanciare salari, produttività e investimenti, soprattutto in quei settori in cui decideremo di intervenire selettivamente con la riduzione del cuneo fiscale".

5. Robot

In quinto luogo la sfida della "robotizzazione" che va "gestita politicamente. Il primo passo in questo senso - spiega Tridico - sarà la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, in modo da aumentare l'occupazione e di incentivare la riorganizzazione produttiva delle imprese".

Fonte: https://www.agi.it/economia/reddito_di_cittadinanza_pasquale_tridico-3618021/news/2018-03-12/

ULTIM'ORA: DI MAIO FA L'ANNUNCIO CHE FA ESULTARE GLI ITALIANI:"FERMEREMO SUBITO L'AUMENTO DELL'IVA"

"Chiederò che le clausole sull'aumento dell'Iva vadano disinnescate subito. È un impegno che prendiamo qui." Ad annunciarlo di fronte alla platea dei commercianti di Confcommercio, a Milano, è il candidato premier dei 5 Stelle Luigi Di Maio.

Di Maio si è detto fiducioso sul fatto che in Italia si arrivi a formare un governo con tempi inferiori a quelli della Germania, che ha dato vita a un esecutivo dopo sei mesi dal voto. "Io credo che impiegheremo di meno rispetto a quei tempi", ha detto.

Il leader 5 Stelle ha espresso parole di apprezzamento per le dichiarazioni del commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici. "Mi hanno fatto piacere le parole di Moscovici, c'è bisogno di messaggi distensivi", ha detto Di Maio. Parlando a margine della riunione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, Moscovici aveva detto: "Osservo che i mercati sono sereni e hanno ragioni per esserlo, anche noi nella Ue siamo sereni perché abbiamo fiducia nella democrazia italiana e dell'impegno dell'Italia nell'Unione europea, non abbiamo alcuna forma di inquietudine politica" sull'Italia.

Lui è il Generale Sergio Costa. Ha lanciato un'accusa gravissima contro il Governo del PD. Guadate cos'ha scoperto..

LA RIVELAZIONE: «GLI ECOMAFIOSI HANNO BRINDATO ALLA NOTIZIA»

«Abbiamo scoperto Terra dei fuochi. E ora lo Stato ci vuole smantellare»
Intervista esclusiva al generale Costa: «Folle sciogliere il Corpo forestale». Sit in a Roma
Sergio Costa, generale, comandante regionale del Corpo forestale dello Stato. Ci sarà oggi a Roma per manifestare contro lo smantellamento della «sua» polizia?
«Purtroppo no».
Perché?
«Questa mattina abbiamo una riunione per decidere quali terreni della Terra dei fuochi vincolare e quali liberare. Non posso andare in piazza, ho l’obbligo etico di dare una risposta al Governo. Quello, per intenderci, che vuole cancellarmi».
LA RIVELAZIONE: «GLI ECOMAFIOSI HANNO BRINDATO ALLA NOTIZIA»
«Abbiamo scoperto Terra dei fuochi. E ora lo Stato ci vuole smantellare»
Intervista esclusiva al generale Costa: «Folle sciogliere il Corpo forestale». Sit in a Roma
Sergio Costa, generale, comandante regionale del Corpo forestale dello Stato. Ci sarà oggi a Roma per manifestare contro lo smantellamento della «sua» polizia?
«Purtroppo no».
Perché?
«Questa mattina abbiamo una riunione per decidere quali terreni della Terra dei fuochi vincolare e quali liberare. Non posso andare in piazza, ho l’obbligo etico di dare una risposta al Governo. Quello, per intenderci, che vuole cancellarmi».

Risultati immagini per Lui è il Generale Sergio Costa. ha lanciato un'accusa gravissima contro il Governo del PD. Guadate cos'ha scoperto..

Il Premier Conte si è appena insediato ma quello che ha fatto ha spiazzato tutti. Guardate cosa ha fatto

"Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni.
Sono persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione.
A loro ho detto che la tutela dei loro risparmi, spesso frutto di sacrifici e una vita di lavoro, sarà uno degli impegni principali del Governo del Cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito."


NOTIZIA BOMBA! TRUMP MANDA UN MESSAGGIO UFFICIALE A M5S E LEGA:"SONO PRONTO A LAVORARE CON IL NUOVO GOVERNO"

"L'amministrazione Trump è pronta a lavorare col nuovo governo italiano appena sarà formato": questa la reazione a caldo - data all'ANSA - dal dipartimento di stato Usa alla notizia dell'imminente annuncio dell'esecutivo a guida Lega-Movimento 5 Stelle. Dichiarazione a margine di una conferenza stampa del segretario di stato Mike Pompeo a New York.
Il Dipartimento di stato sottolinea come "da decenni l'Italia è un alleato affidabile della Nato, un attore globale sul fronte della sicurezza internazionale e un traino dell'economia europea".

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/05/31/governo-usa-pronti-a-lavorare-col-nuovo-esecutivo-_157c303d-728e-4e2c-856f-93db1b56c896.html

MOSTRUOSO CROZZA, HA SPUTTANATO I GIORNALI:"ADESSO TUTTI A LECCARE E A SALIRE SUL CARRO DEL M5S"


 

UFFICIALE: CONTE PREMIER! LA LISTA DEI MINISTRI DETTA IN DIRETTA FA TREMARE L'ESTABLISHMENT DI TUTTO IL MONDO



Il premier incaricato Giuseppe Conte legge la lista dei ministri al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Mi affiancheranno Di Maio e Salvini. Poi ci sono Riccardo Fraccaro, Giulia Bongiorno, Erika Stefani, Barbara Lezzi, Lorenzo Fontana, Paolo Savona, Enzo Moavero Milanesi, Alfonso Bonafede, Elisabetta Trenta, Giovanni Tria, Gian Marco Centinaio, Sergio CostaDanilo Toninelli, Marco Bussetti, Alberto Bonisoli, Giulia Grillo. Proporrò Giancarlo Giorgetti come sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri



ULTIM'ORA BOMBA! E' ARRIVATA LA NOTIZIA CHE L'ITALIA INTERA STAVA ASPETTANDO:C'E' L'ACCORDO SUL GOVERNO!

C’è l’accordo tra Di Maio-Salvini.
Scrive il leader della Lega su Facebook:
“Impegno, coerenza, ascolto, lavoro, pazienza, buon senso, testa e cuore per il bene degli italiani.
Forse finalmente ci siamo, dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie.
GRAZIE per la fiducia Amici, vi voglio bene e sappiate che avrò bisogno di voi.”
Riporta l’ANSA:
“Svolta nelle consultazioni per cercare di formare un governo. Alle 19 una dichiarazione congiunta di Di Maio e Salvini annuncia: “Ci sono le condizioni per un governo politico”. Poi il leader del Carroccio ha lasciato Montecitorio dicendo “Vado a Sondrio” senza commentare la notizia del via libera al governo. L’accordo prevede Conte premier
Carlo Cottarelli salirà al Colle alle 19.30 per rimettere il mandato.
La dichiarazione è giunta dopo un vertice alla Camera dei Deputati tra Di Maio e Salvini cominciato intorno alle ore 15 e al quale si è poi aggegato il prof. Conte.
“Ho sentito dire molte cose in queste ore ma ci tengo a precisare che Fdi non ha mai chiesto poltrone o di entrare nella squadra di governo. Per patriottismo abbiamo detto che davamo una mano perchè l’Italia è sotto attacco e non ci possiamo permettere di votare a luglio. Ma non abbiamo mai chiesto posti di governo”. Lo afferma Giorgia Meloni, leader di Fdi conversando con i giornalisti.”
Quanto ai ministri c’è l’ipotesi Tria all’economia e Moavero agli Esteri: “All’economia il professor Giovanni Tria,ordinario di Economia Politica all’Università di Tor Vergata a Roma; Enzo Moavero Milanesi alla Farnesina e Paolo Savona agli Affari Europei. Sono queste le prime indiscrezioni sulla possibile squadra di governo giallo-verde, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, su cui si sta discutendo al vertice tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini,” si legge sul sito dell’ANSA.

“Oramai il popolo si è ribellato” quella mail privata di Savona dove “gli scappa” la verità

“Il mio silenzio sdegnoso li offende più di una risposta”. La mail di Paolo Savona, scovata dal Corriere della Sera, porta la data del 23 maggio.

È un botta e risposta privato che passa dall’indirizzo di posta elettronica del professore. “Mattarella non ha capito che ormai il popolo si è ribellato e deve dare una risposta…”. Sono parole durissime che ritirate fuori ora, mentre Luigi Di Maio prova ancora a mediare con Sergio Mattarella nel tentativo di formare un governo giallo verde, potrebbero anche costare caro. Anche perché molto di questa trattativa passa per l’economista che Matteo Salvinivuole piazzare a tutti i costi al ministero dell’Economia.
Quando tutto sembrava pronto per un ritorno alle urne, addirittura già a fine luglio, a sorpresa è sbucata fuori dal nulla una nuova possibilità di dar vita al governo gialloverde. Manca un ultimo, decisivo passaggio, però: la risposta di Salvini alla proposta di Di Maio di aggirare l’ostacolo Savona dirottando l’economista verso un altro ministero di peso, scegliendo invece una figura con le stesse caratteristiche, ma meno esposto sul fronte euroscettico per la guida del Mef. A Mattarella non vanno proprio giù le sue idee “no euro” e le sue posizioni anti tedesche. A poco e a nulla è servito il comunicato di domenica scorsa in cui ha cercato di fare chiarezza sulla “scomposta polemica” che è venuta a crearsi sulle sue “idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell’euro”. Questo perché, come fa notare Massimo Franco sul Corriere della Sera, anziché diramarlo alle agenzie di stampa, Savona l’ha fatto pubblicare su Scenari economici, un sito che, in più di un’occasione ha manifestato le proprie posizioni euroscettiche.

MASS MEDIA E POTERI FORTI CONTRO DI MAIO MA LA VERITA' E' VENUTA FUORI:GUARDATE VOI STESSI!

Ecco tutti ad esaltare la furbizia di Salvini, che secondo loro non avrebbe sbagliato una mossa.
La cifra che fa la differenza è, per costoro la furbizia: se uno non è furbo e scemo!
Di chi parlo?
Dei nostri intelligentoni super giornalisti della cosiddetta grande stampa: loro sì che sono senza macchia, loro sono furbi, sono intelligenti, loro sono il meglio di tutto.
Peccato che si sono bevuti (perché cretini o perché furbi) non più tardi di ieri la fake news dell’uccisione di un giornalista anti Putin che invece era vivo, ma non hanno mancato di accusare Putin del suo omicidio.
Lo hanno processato e condannato in due minuti due nel loro agorà mediatico.
E poi si meravigliano che agli occhi di molti Putin sia un eroe.
Ma proprio loro con il loro comportamento bislacco e in malafede ne fanno un eroe quando eroe non è.
Ma il loro odio, comandato da altri, per lui, provoca l’effetto opposto di quello voluto.
Solo loro possono fare pagelle agli altri.
Peccato però che per ragioni politiche e di audience non tanto tempo fa hanno impegnato fiumi di inchiostro e utilizzato tonnellate di carta con la campagna contro ‘i furbetti’ di ogni tipo: della città, del villaggio, della campagna, del quartierino, ecc.
Vi ricordate poi la campagna contro la casta guidata da Stella e compagnia bella?
Chiedetevi perché non la fanno più.
Vi aiuto io a trovare una risposta.
Con quella campagna i nostri giornalisti super intelligentoni , su ‘suggerimento’ dei loro editori, volevano allontanare i cittadini dalla politica, definendola tutta marcia, affinché i cittadini, resi stupidi idioti proprio da quella compagna, affidassero i loro destini ai super manager alla Cordero Montezemolo, già Amministratore Delegato di RCS, editore del Corriere della Sera, oggi indagato per la bancarotta di Alitalia e a quelli simili a lui, capaci, preparati, puliti e senza macchia dediti solo al bene pubblico e completamente dimentichi dei loro interessi privati.
Ma quella campagna ebbe esiti opposto a quelli per cui era stata avviata con generosità di mezzi.
I cittadini non si bevvero la bevanda confezionata da loro, ma decisamente cominciarono a pensare di gestire loro in prima persona i propri destini
E così nacquero i meetup, il M5S ed ecco, dopo dieci anni, che ci troviamo qui. A proclamare a voce alta e tutti insieme con i nostri portavoce pentastellati: siamo fieri di essere brave persone, non furbe ma neanche fesse.
L’ideale di politico dei nostri giornalisti super man e senza macchia, è ‘la volpe-leone’ di Nicolò Machiavelli.
Ma se tutti si fossero inchinati e avessero praticato quella filosofia politica, non sarebbero mai esistiti Gramsci, De Gasperi, La Pira, Pertini e chissà quanti altri anonimi che hanno fatto politica come l’hanno fatta loro.
Coraggio Luigi!
Devi sapere che oggi che tutti i giornaloni ti attaccano sei in ottima compagnia del passato, e con noi del presente!
Je suis Luigi Di Maio.

Fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/05/31/je-suis-luigi-di-maio/

mercoledì 30 maggio 2018

“Presidente Mattarella si rende conto che danno ha fatto”? Così inizia lo strepitoso editoriale che sta facendo il giro del web

di Maurizio Blondet
Col cuore in mano di un coetaneo  voglio dirle, presidente Mattarella: si rende  conto di quanto  il suo comportamento è stato,  e continua ad essere irresponsabile? Capisce la misura dei  danni che ha già inflitto con la sua irresponsabilità? Anzitutto danni all’economia nazionale:  lei che non ha lasciato agire un governo perché lo spread era a 160, e costava miliardi agli italiani (così dicevano suoi difensori d’ufficio) adesso calcoli un po’ lei quante decine di miliardi ci costa la sua incoscienza o sventatezza: decine di miliardi di euro. Solo oggi mentre scrivo la borsa milanese ha bruciato 17 miliardi.
I mercati, benché  soggetti a panico ed entusiasmi irrazionali, sono più responsabili di lei: vendono le loro posizioni più rapidamente che se ci fosse stato Savona al governo, perché anche i mercati capiscono che lei sta portando l’Italia all’orlo del caos. Capiscono meglio di lei che un governo illegittimo come il Cottarelli, mandato allo sbaraglio senza voti in parlamento, è destabilizzante  per l’economia.
Ha impedito l’insediamento del governo più competente da decenni, perche l’euro ci salva dalle turbolenze dei mercati, e quello metteva in pericolo l’euro. E’ lei che ci ha cacciato più in fondo nella turbolenza dei mercati, e ci  ha spinto di un bel passo verso l’uscita dall’euro in catastrofe – anziché controllata  –  e all’insolvenza e alla bancarotta. Lei “europeista”, ha fatto questo.
E questo è ancora niente, rispetto alla lacerazione che con la sua irresponsabilità ha portato nella comunità nazionale. Voleva arrivare alla guerra civile? Era questo che sperava? O sperava che i mercati ci avrebbero insegnato a votare giusto, come dice il suo amico Oettinger, commissario europeo per il bilancio? Suppongo che sia un suo amico, perché non abbiamo  sentito da parte sua alcun rimprovero a questo commissario europeo – e sì che è un perfetto anti – europeo, è un nazionalista tedesco imperialista, assetato di rappresaglia, incapace di  superare i suoi pregiudizi  razzisti, e non dovrebbe coprire quel posto, che spetta a degli europeisti veri. Lei ha fatto capire a tutti che il problema oggi in Italia non è l’euro, non è il debito pubblico: è la libertà o il servaggio. Ha reso consapevoli milioni di italiani, che ancora si illudevano, di vivere sotto una dittatura oligarchica. Una presa di coscienza che avrà strascichi per i prossimi decenni.
Tutti i giuristi non a libro-paga le hanno ripetuto che lei ha abusato dei suoi poteri. Economisti Nobel come Paul Krugman si sono dichiarati orripilati di come lei ha calpestato il voto democratico. E lei, continua a  sostenere e farsi sostenere ai suoi servitori d’ufficio che no, che quel che ha fatto è nelle sue prerogative.

Davvero: cosa pensava che sarebbe successo? Come mai non è stato capace di prevedere il disordine  in cui ha cacciato il paese?  Come mai ha potuto pensare che Cottarelli potesse insediarsi e stare lì per i mesi ad applicare le austerità prescritte da Berlino? Tranquillo? Uno della sua età, un professore di diritto palermitano, ha ceduto alla sua faziosità da adolescente,   da capo – sezione di un partitino,  ed ora ha trascinato nel fango l’Istituzione che incarna,  rovinato quel tanto di autorevolezza che manteneva;  ha portato il paese verso il precipizio del conflitto civile, della rovina economica (perché sa, nel Nord attivo e produttivo, non è che aver  visto stracciare così la volontà popolare,  risvegli gli animal spirits imprenditoriali); la sua partigianeria di corta veduta, la sua ignoranza dell’economia monetaria, la sua dipendenza da  suggerimento esteri, ha solo fatto danni.
Ci è già costato, presidente, un sacco  di miliardi con la sua sventatezza. Come ha potuto, alla sua età, e con la sua esperienza, essere così imprevidente e  così irresponsabile?

Richiami il professor Conte e si prenda una lunga vacanza. A Cascais.

Cottarelli, meno irresponsabile di lei, nemmeno si è presentato alle Camere. Ora si parla di tornare alle elezioni a  luglio. Elezioni che non potranno che avere il risultato di prima –  o un ancor più grande successo di 5S e Lega, ormai uniti.  Con la sola differenza:  che avverranno sotto la pedagogia punitiva dei “mercati”  auspicata dal  suo amico Oettinger, i mercati che ci ridurranno in miseria come la Grecia, che faranno magari bloccare i bancomat per terrorizzarci a votare PD. Insomma un altro aggravamento. Se lei accetta questa soluzione, non farà che confermare la sua irresponsabilità. Cioè che a lei del popolo italiano non gliene frega niente, basta che vinca la sua fazione.
E poi, scusi, perché votare a luglio?  Abbiamo appena votato, e il risultato è quel governo e quel progetto saldo e ragionevole, che lei irresponsabilmente ha bocciato. Se in lei sopravvive ancora un  barlume di senso di responsabilità, presidente, saprebbe fare  la sola cosa necessaria: chiamare il professor Conte, e dargli l’incarico, col suo ministero al completo e Paolo Savona all’economia. Lasciare che prenda il timone e governi il paese in una situazione che lei, nella sua sventatezza, ha reso ancora più tempestosa  e difficile.  Poi, si prenda una lunga vacanza.  In Portogallo. Proporrei Cascais, abitato da  storiche memorie italiane.

Persino la giornalista tedesca accusa Mattarella: "Ha tutelato gli italiani? Eppure i risparmiatori Banca Etruria non se ne sono accorti"

Le parole della giornalista affidate direttamente al suo spazio social:

"Scopro solo adesso che i risparmiatori italiani stanno così tanto al cuore di #Mattarella che per salvarli impedisce addirittura la nascita di un governo. Peccato che i risparmiatori della banca Etruria non se ne sono accorti. #savonaministro #SalviniDiMaio"



Crozza in diretta ferma tutto per scusarsi con Di Maio. Guardate che bel gesto

 
DIFFONDETE QUESTO VIDEO! 
Il gesto di Maurizio Crozza Official in questo video è bellissimo. 
Ha ammesso di aver creduto a una fake news sul mio conto diffusa da Beppe Severgnini e di aver fatto una gag prendendola per buona. Ma poi, quando se ne è reso conto, ha chiesto scusa in diretta tv. 
Scuse ovviamente accettate!

È difficile distinguere il vero dal falso soprattutto quando delle fake news vengono diffuse da giornalisti accreditati. 
Grazie Maurizio! 
Spero che ora arrivino anche le scuse dei giornalisti che hanno diffuso la fake news sui giornali e in tv. Intanto diffondiamo il più possibile questo video che aiuta a ristabilire la verità!

"Fuori dall’Euro la Germania crolla (e l’Italia vola). Questa è la verità". Dichiarazione choc del tedesco Theo Waigel,ex ministro delle finanze

Fuori dall’ Euro la Germania crolla (e l’Italia vola).A dirlo e l’ex ministro delle finanze tedesco Theo Waigel.L’Euro conviene solo ai tedeschi, ecco perchè ci siamo dentro, e perchè la Merkel farà di tutto per non farci uscire, per non far cadere l’Euro. Siamo tutti ostaggio della Germania…

Theo Waigel è stato per dieci anni Ministro delle Finanze di Helmut Kohl. Il 21 giugno scorso ha rilasciato un’intervista a T-Online. Questo è un frammento delle sue dichiarazioni.
Intervistatore: “I sondaggi sull’uscita dalla UE mostrano che se si chiedesse ai francesi e ad altri, vincerebbe chi vuole uscire, con uno scarto minimo. Secondo lei da dove viene questa disaffezione per l’UE?
Theo Waigel: “Al grado di sviluppo della globalizzazione e dei mercati aperti cui siamo arrivati – che non è più reversibile -, ci sono forze che si oppongono, sostenendo la necessità di ritornare ai confini e alle regolamentazioni nazionali, che prima funzionavano bene, per tornare ad appropriarsi delle proprie capacità decisionali“.
Intervistatore: “E cosa gli si può rispondere?
Theo Waigel: Gli si può rispondere in modo del tutto chiaro quali svantaggi ne scaturirebbero. Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del marco tedesco – che tornerebbe nuovamente in circolazione -. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale“.
L’euro conviene alla Germania, ecco perché ci restiamo dentro. Va da sè che se il marco diventasse sconveniente, la lira diventerebbe conveniente per i mercati, per gli investitori e per i consumatori. Queste cose i commentatori nazionali non ve lo dicono. Queste notizie ai telegiornali non passano. Per chi lavora la stampa italiana? Per chi lavora la politica italiana? Per l’Italia o per Berlino? Se lavorasse per gli italiani, interviste come queste sarebbero in prima pagina su tutti i quotidiani, in luogo dello spettro dell’inflazione, e la gente inizierebbe a trarne le conclusioni.
In Germania, invece, non si fanno problemi a dirlo con chiarezza. Anche perché hanno interessi opposti. Ci fu anche un pezzo dello Spiegel Online che lo disse con altrettanta chiarezza:
« Con un’uscita dall’Euro e un taglio netto dei debiti la crisi interna italiana finirebbe di colpo. La nostra invece inizierebbe proprio allora. Una gran parte del settore bancario europeo si troverebbe a collassare immediatamente. Il debito pubblico tedesco aumenterebbe massicciamente perché si dovrebbe ricapitalizzare il settore bancario e investire ancora centinaia di miliardi per le perdite dovute al sistema dei pagamenti target 2 intraeuropei.
E chi crede che non vi saranno allora dei rifiuti tra i paesi europei, non s’immagina neanche cosa possa accadere durante una crisi economica così profonda. Un’uscita dall’euro da parte dell’Italia danneggerebbe probabilmente molto più noi che non l’Italia stessa e questo indebolisce indubbiamente la posizione della Germania nelle trattative. Non riesco ad immaginarmi che in Germania a parte alcuni professori di economia statali e in pensione qualcuno possa avere un Interesse a un crollo dell’euro. »
Fonte: byoblu.com

SE TUTTI CONDIVIDIAMO QUESTA NOTIZIA, IL M5S VINCERA' SICURO LE PROSSIME ELEZIONI!

"La Appendino taglia le tasse ai giovani che vogliono fare gli artigiani"

E' la notizia apparsa oggi sul quotidiano online torinoggi.it e che vi riportiamo: 

Cinque anni di defiscalizzazione delle imposte locali per un giovane di talento che sceglie di subentrare nella conduzione di un'azienda


Cinque anni di defiscalizzazione delle imposte locali per un giovane di talento che sceglie di subentrare nella conduzione di un'azienda. Programmi di finanziamento agevolati, "pacchetti per lo shopping" e percorsi dei sensi dell'artigianato torinese, proponendoli in un App per smartphone.
Sono queste le novità introdotte dal patto siglato tra l'amministrazione di Torino e la CNA. Cinque sono le direzioni entro le quali Palazzo Civico intende agire. In primis verranno mappate tutte le eccellenze del territorio, in secondo luogo verranno semplificati i rapporti tra gli artigiani e la Pubblica Amministrazione e poi assicurando sostegno alle piccole e micro imprese impegnate della micro-fornitura, incorporandole anche in Open for business.
Nella città metropolitana sono circa 65 mila le imprese artigianali: il 98% delle aziende presenti a Torino a meno di venti dipendenti.
"Lo abbiamo constatato nell'ultima edizione del Turin Islamic Forum", ha commentato Chiara Appendino, "come l'eccellenza artigiana sia l'effettivo portacolori del made in Italy nel mondo".

''Se va bene a Di Maio va bene anche a me''. Il fuorionda clamoroso di Salvini al telefono..


Il segretario della Lega Matteo Salvini, a Sestri Levante per un incontro elettorale, ha interrotto la serie di selfie con i suoi supporter nel momento in cui ha ricevuto una telefonata. Per gran parte della chiamata è rimasto ad ascoltare. "Se va bene a Di Maio va bene anche a me", ha poi detto. E da quel momento in poi ha nascosto il labiale con la mano / Courtesy Giuseppe Sciortino
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev


ULTIM'ORA BOMBA - DI MAIO AL QUIRINALE: STA SUCCEDENDO QUALCOSA DI GROSSO!

el pomeriggio, uno dopo l’altro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto prima il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e poi ancora Cottarelli per una mezz’oretta. Secondo quanto si può ricostruire finora, la scadenza è fissata a stasera: o ci sarà un governo politico (cioè formato da M5s e Lega) o si procederà con l’esecutivo “di servizio” che dovrà guidare il Paese – anche se probabilmente in ordinaria amministrazione – fino alle elezioni anticipate.

La strada politica è molto difficile, ma non impossibile: Luigi Di Maio insiste con lo schema Conte (ma senza Paolo Savona, la cui nomina è stata contestata dal capo dello Stato), ma Matteo Salvini invoca il voto “ma non a luglio” e ribadisce che se un esecutivo si deve formare deve prevedere la “squadra concordata”, dando per implicito dunque proprio il nome di Savona. D’altra parte la Lega intanto in parallelo, con Giancarlo Giorgetti da regista, evoca “soluzioni di emergenza” che non sarebbero ostacolate, come la “non sfiducia tecnica” a Cottarelli per arrivare in modo ordinato al voto a settembre. Ma proprio Giorgetti guiderebbe nella Lega una strada per tenere in piedi la soluzione “politica”, con un confronto – secondo fonti del fattoquotidiano.it – trasferito dentro al Carroccio, tra il più istituzionale vicesegretario e il più “elettorale” leader leghista. I grillini, per parte loro, per qualsiasi via libera devono invece aspettare l’assemblea congiunta dei parlamentari in serata. Ma Di Maio ha tracciato la via, almeno per ora: o governo politico o voto anticipato.

Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/30/governo-di-maio-o-politico-o-voto-anticipato-colloquio-al-quirinale-salvini-si-riprova-solo-con-savona-ministro/4391830/