Seggi chiusi d’autorità, voti annullati, intervento dei carabinieri per presunte irregolarità. Anche durante le primarie del Pd sono emersi problemi durante il voto. È accaduto a Gela, Nardò (Lecce) e Cariati (Cosenza). A Gela, tra le fazioni che sostengono i tre candidati, Renzi, Orlando e Emiliano, a causa dell’apertura inaspettata di un seggio che esponenti dei movimenti «Sicilia Futura», facente capo a Salvatore Cardinale, e del «Megafono», fondato dal governatore Rosario Crocetta, hanno definito «occulto» e «abusivo». Un esposto è stato presentato dai ricorrenti alla magistratura, con la richiesta di annullamento delle votazioni, che a Gela si svolgono in un unico gazebo in piazza Martiri della Libertà. Nella fase più acuta dello scontro verbale sono stati chiamati i carabinieri per impedire che il diverbio degenerasse, mentre la gente affluiva numerosa alle quattro postazioni del seggio. La bagarre è iniziata quando si è saputo che il presidente del seggio elettorale, Giorgio Donegani, per facilitare le operazioni di voto, ha disposto l’apertura di una quinta postazione all’interno dell’adiacente primo circolo del Pd, riservato agli iscritti al partito. Esponenti di Sicilia Futura, che sostengono Renzi, e i sostenitori di Emiliano hanno contestato l’apertura di quel seggio sostenendo che nessuno ne era stato informato. E quando si stava per chiuderlo e si pensava di trasferire le schede votate nelle urne delle quattro postazioni ufficiali è successo un pandemonio. Allora presidente, scrutatori e rappresentanti dei candidati hanno deciso di sigillare e di considerare nulli quei voti della sezione «abusiva», con la riserva di legge dei ricorrenti perché l’intera votazione venga ritenuta nulla. Contrari, perché le operazioni di voto si sarebbero svolti secondo regolamento, il presidente, Giorgio Donegani, il figlio, Miguel, ex parlamentare regionale, che sostengono Renzi, e il deputato regionale Giuseppe Arancio con l’ex parlamentare, Lillo Speziale, che sostengono Orlando. Le operazioni elettorali proseguono ora regolarmente in un clima apparentemente calmo.
Seggio nel pub
È stato annullato dalla Commissione nazionale per il Congresso del Pd il voto nel seggio per le primarie di Cariati, nel cosentino. La decisione è stata presa dopo che la mozione Orlando aveva evidenziato che il seggio era stato allestito nel pub di un privato invece che nei locali del centro sociale come deciso. «Alle ore 12,38 di oggi - è scritto in una nota del sen. Mauro Del Barba - la commissione nazionale per il Congresso ha comunicato al presidente della commissione provinciale di Cosenza Alessandro Porco, apposito provvedimento che dispone la chiusura del seggio di Cariati. Il provvedimento si è reso necessario in quanto il luogo utilizzato per le votazioni risultava non idoneo e differente da quello stabilito con precedente verifica. Il voto di Cariati è di conseguenza annullato e le relative schede non conteggiate».
La destra che porta 1.500 elettori
Dopo una denuncia da parte di esponenti del Partito democratico, è stato chiuso il seggio delle primarie di Nardò, in provincia di Lecce. Lo confermano fonti della mozione Renzi. Secondo le stesse fonti, il sindaco della città avrebbe portato a votare 1.500 elettori, prevalentemente di destra. Il seggio di Nardò era già stato al centro di polemiche nella campagna elettorale per il congresso dem perché il sindaco Pippi Mellone, considerato vicino a Casa Pound, aveva espresso il suo sostegno a Michele Emiliano.
Fonte: http://www.corriere.it/politica/17_aprile_30/seggi-chiusi-voti-annullati-sezioni-abusive-l-altra-faccia-primarie-a39efe4e-2dbe-11e7-b8fc-9ab855dcd23a.shtml?refresh_ce-cp
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