domenica 2 aprile 2017

LA GRILLINA ESPULSA? PASSA COL PD E TIENE STRETTO IL SUPER STIPENDIO: “RENZI? MI ISPIRA FIDUCIA”

Ex M5s Paola Pinna passa da Scelta civica al Pd: “Partito dal volto umano. Renzi? Ispira fiducia”
La deputata sarda ha annunciato ufficialmente il suo passaggio ai dem. Espulsa a fine novembre 2014 da Beppe Grillo, a marzo 2015 aveva aderito al gruppo di Zanetti. Oggi il nuovo cambio: “E’ completamento di un percorso politico lineare”
Dal Movimento 5 stelle a Scelta civica fino al Pd. Paola Pinna, la deputata sarda espulsa da Beppe Grillo a fine novembre 2014, ha annunciato di aver aderito al Partito democratico “senza se e senza ma”: “E’ il mio approdo naturale. E’ un partito dal volto umano che si è rinnovato grazia a un segretario che ispira fiducia”.E’ la seconda grillina, dopo Tommaso Currò, a passare con i dem.A spiegare le sue ragioni è stata la stessa parlamentare con un lungo articolo sul suo blog: “E’ stata una scelta ponderata”, ha scritto, “e trovo quindi ingeneroso, anche se lecito, parlare di cambio di casacca. Preferisco l’espressione ‘completare un percorso politico lineare‘, che ha sempre avuto come obiettivo l’impegno a favore del territorio”.

La deputata sarda ha spiegato di aver deciso di lasciare Scelta Civica, a cui aveva aderito a marzo 2015, dopo aver visto la gestione delle alleanze a Cagliari. Lì infatti il partito di Enrico Zanetti sta appoggiando Forza Italia. “Che fare ora?”, si legge sul blog della Pinna. “Non rimane che tornare a guardare a un partito tradizionale che si è nel frattempo rinnovato grazie all’azione di un segretario giovane e moderno, che è anche un presidente del Consiglio che ispira fiducia”. Il Partito democratico secondo la parlamentare: “E’ un partito strutturato e capillare ma ‘dal volto umano’ che non sfugge al confronto, che ha avuto il coraggio di cambiare e di adattarsi alle nuove esigenze della società italiana, che oggi è forza di governo ma soprattutto di riforma del paese”. La Pinna è stata espulsa dal Movimento 5 stelle il 27 novembre 2014 insieme al collegaMassimo Artini. I due erano stati accusati di non aver restituito parte dello stipendio. La decisione era stata ratificata dagli iscritti al blog con il 70 per cento dei voti a favore e la sera stessa una delegazione di parlamentari si era presentata sotto casa di Grillo a Marina di Bibbona (Toscana) per chiedere un chiarimento. Nonostante il confronto, l’espulsione non era stata bloccata. Pinna nel dare l’annuncio del suo ingresso nel Pd ha parlato anche della “delusione” ricevuta dal Movimento 5 stelle: “Ho iniziato la mia carriera politica nel M5s perché non mi sentivo rappresentata da nessuno dei vecchi partiti. Poi è arrivata l’elezione alla Camera dei Deputati, un onore che non mi aspettavo. E ho pensato per un attimo che era possibile ‘fare la differenza’. Mai speranza fu più disillusa”. Tra i grillini, la Pinna dice di aver trovato “chiusure dogmatiche, censure e una pretesa superiorità morale in base alla quale non bisognava governare insieme ad altri, ma opporsi a tutto ciò che chiunque poteva provare a fare dai banchi del governo”. Il suo atteggiamento di “dissenso”, secondo la Pinna, le avrebbe fatto guadagnare l’espulsione.

15 commenti:

  1. Era solo in cerca di una buona poltrona e di un buonissimo stipendio! Bisogna stare più attenti ad ingaggiare persone che nascondono la loro vera natura.

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    1. Non è facile, vedere prima, può succedere di sbagliare. Bisogno perfezionare gli strumenti che permettono di valutare i ruoli e prendere provvedimenti senza drammatizzare.

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  2. Queste cose succedono solo per un motivo, il vendere la propria onesta in cambio di privilegi, questo dimostra quanto le persone sono corruttibili,ma ancora peggio la situazione in cui lei ha preso il benestare dei cittadini col voto dato ,poi tradito in fase di svolgimento ,la quale doveva difendere e non far vergognare le persone che si sono fidate di lei ,ogni atto del genere da qualsiasi deputato o senatore eletto con voti del popolo andrebbe punito severamente

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  3. Ogni deputato, senatore ,persona, che svolge funzioni pubbliche su mandato dei cittadini, ha il diritto di cambiare idea ,ma anche il dovere di dimettere i propri incarichi al momento di entrare in contrasto con quello per cui era stato messo in carica dai cittadini.

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    1. È molto importante, questo. Deve essere una delle regole inamovibili.

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  4. Sembra una capretta in mezzo ad un branco di lupi.

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  5. Quoto Francesco quando parla di punire "severamente".

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  6. sono la vergogna delle donne!!! ma importante è che se le hanno prese il PD...loro percorso naturale..attaccati al culo delle poltrone e i soldi..non c'era partito più degno!! Viva il M5S che quando si attaccano ai soldi..li espelle...Unico movimento politico degno di essere chiamato così!

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    1. Si ogni vicenda tramonta nel posto che le si addice. Però il M5S deve imparare a valutare con più cautela le espulsioni, con un processo più ragionato.

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  7. Ecco perchè il pd non è affidabile, contiene anche gli scarti degli altri. Se poi si considera che questi scarti schifosi non sono stati votati dalle persone del nuovo partito, ma hanno tradito la fiducia di chi li ha eletti. Allora chi cazzo è l'elettore che tiene per un partito le cui basi sono infestate da traditori, traditrici,nonchè i noti delinquenti condannati.

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    1. Nel luogo e nel tempo basso della rappresentanza, confluiscono, anzi rotolano i resti e gli scarti del momento.

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  8. Vergognosa ... non aggiungo altro.

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  9. alcuna meraviglia...Ama profondamente i soldi pubblici..

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  10. alcuna meraviglia...Ama profondamente i soldi pubblici..

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