"Del resto - prosegue la sottosegretaria - sostenere che Torino sia stata penalizzata, specie dopo che il governo Renzi ha proceduto al finanziamento Cipe per la metropolitana e per il bando periferie e il gverno Gentiloni ha assicurato tutto il suo impegno per Torino e per il Piemonte, non corrisponde semplicemente alla verità dei fatti. Pronti a collaborare nella verità dei fatti, senza alcuna polemica ideologica".
"Non lo dice Chiara Appendino che quei 60 milioni spettano a Torino, ma due sentenze, una del Tar e l'altra del Consiglio di Stato". La sindaca di Torino, Chiara Appendino, replica così al sottosegretario Maria Elena Boschi, il cui rifiuto scatena la reazione di tutte le istituzioni culturali torinesi che appoggiano la richiesta della prima cittadina. "Il Governo dovrebbe avere con le amministrazioni locali un rapporto istituzionale e non legato all'appartenenza politica, cosa che dalle dichiarazioni di Boschi mi sembra che non avvenga per Torino - aggiunge la prima cittadina -. Faccio appello affinché tutta Torino si unisca a noi in questa battaglia che è una battaglia per la nostra comunità e per tutti i torinesi".
"Gli esiti delle due sentenze dei giudici amministrativi certificano la correttezza dei calcoli effettuati dai nostri uffici - prosegue la Appendino -. Per questa ragione abbiamo deciso di rimettere la questione al Consiglio di Stato con un ricorso di ottemperanza che sarà notificato nei prossimi giorni ai ministeri. Come sono state trovate soluzioni transattive per altri comuni come Lecce, tramite l'inserimento di un emendamento specifico nella finanziaria, ci saremmo aspettati lo stesso trattamento per Torino. Chiediamo niente di più e niente di meno di ciò che ci è dovuto".
Sulla vicenda interviene
anche l'ex sindaco Piero Fassino: ""Che la città di Torino abbia il diritto di veder restituite somme indebitamente trattenute dallo Stato lo hanno stabilito due sentenze del Tar e del Consiglio di Stato; non avendo tuttavia quelle sentenze definito l'ammontare, la modalità di restituzione non potrà che derivare da un confronto tra l'amministrazione comunale e il Governo, così come già avvenuto per altre città, tra cui Lecce".
Fonte: http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/04/02/news/torino_scontro_boschi-appendino_sui_61_milioni-162010728/

Quando si nominano in posizioni di governo persone più qualificate a fare le veline (senza offesa per le veline) che assumere qualificate a posizioni istituzionali, succede che come si hanno nella classe dirigente soggetti incapaci e impreparati come la Boschi che ogni volta che apre bocca perde un occasione per tacere e fare bella figura. Poi rimangono sorpresi quando al PD forza di governo non ci crede più nessuno. Persino Fassino riconosce che la richiesta del comune di Torino è leggittima e motivata, solo l'oca giuliva trova da ridire... bah.... in che mani siamo finiti, poveri noi e poveri italiani... Venditti cantava in questo mondo di ladri, ora dovrebbe aggiornarla in QUESTO MONDO DI CAZZARI!
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EliminaGli esiti delle due sentenze dei giudici amministrativi certificano la correttezza dei calcoli effettuati, questo e tutto, la Boschi dovrebbe tacere.
EliminaChe bella figura ha fatto fare, a chi le ha dato il posto al governo, non è sicuramente una preparata nel governare, speriamo che questa cosa si fermi in Italia ,e non si prodighi anche all'estero ,sono stufo di passare da stupido.
RispondiEliminaQuesti sono i politicanti che ci"governano"ovvero che rubano tutto ciò che possono..........dato che Torino è un comune a 🌟🌟🌟🌟🌟si penalizza e i gargarozzoni fanno il bello ed il cattivo tempo.la boschi è sempre stata una finta"oca giuliva(chiedo scusa alle oche).....con tanto padre non può essere da meno........
RispondiEliminaun'altra copia incolla!
RispondiEliminaLa Boschi: dopo banca Etruria, basta la parola!
RispondiEliminaCome "FALQUI"!!! Quindi non ascoltatela, potrebbe crearvi...problemi!!!!
EliminaLa boschi si deve solo vergognare
RispondiEliminaLa boschi è buona solo a fare la quota rosa.
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