Brutte notizie per l’Italia sul fronte della libertà di stampa. Nell’annuale classifica di Reporters sans Frontieres il nostro Paese perde quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77° (su un totale di 180 Paesi) del 2016. L’Italia è il fanalino di coda dell’Ue (che è comunque l’area in cui c’è maggiore tutela dei giornalisti), seguita soltanto da Cipro, Grecia e Bulgaria.
Classifica: ecco le prime 10 posizioni (Fonte: rsf.org)
GIORNALISTI NEL MIRINO
Fra i motivi che - secondo l’organizzazione con base in Francia - pesano sul peggioramento, il fatto che «fra i 30 e i 50 giornalisti» sarebbero sotto protezione della polizia per minacce di morte o intimidazioni. Nel rapporto vengono citati anche «procedimenti giudiziari» per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks. I giornalisti in maggiore difficoltà in Italia, dunque, sono quelli che fanno inchieste su corruzione e crimine organizzato
DIETRO BENIN E BURKINA FASO
Per farsi un’idea dell’allarmante situazione italiana basta dare un’occhiata alla classifica: ci precedono Paesi come Tonga, Burkina Faso e Botswana.
Non c'e' conflitto d'interessi quando Floris parla della scuola gratuitamente girandola e scrivendo libri contro l'insulsita' e il silenzio che cala sull'argomento con ansia, paure e angoscia,,,,Non c'e' conflitto d'interessi quando cala lo stesso silenzio sul tema della rappresentanza politica dell'ebete Italicus sull'ipoteesi di una insulsa puntata televisiva e un confronto con David Casaleggio leggittimato anni luce contro un deleggittimato anni a perdere
RispondiEliminaGrande D'Agostino...mentre Scanzi ridacchiava, Boccia si sta "cag..do addosso",ahahah
RispondiElimina..aggiungo...Formigli non sapeva piu come zittirlo. Mettero Dagospia nei miei siti preferiti...bravo D'Agostino.
RispondiEliminaBoccia cerca di difendere l'indifendibile...........
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