lunedì 3 aprile 2017

SMASCHERATI! LI HANNO BECCATI. CONSIGLIERI SI INTASCAVANO I GETTONI DI COMMISSIONE MA SENZA PARTECIPARE.

Obbligo di firma per 12 consiglieri: intascavano il gettone delle commissioni senza partecipare

Percepivano in maniera fraudolenta il gettone di presenza in occasione delle sedute delle commissioni consiliari, ce ne parla Giuseppe Pipitone su Il Fatto Quotidiano: 

L'obiettivo ogni mese era sempre lo stesso: collezionare almeno 39 gettoni di presenza alle assise del consiglio comunale di Messina. "Le devo raggiungere le 40 presenze, perché io voglio il coso, l'indennità", è uno dei tanti passaggi contenuti dalle intercettazioni della Digos, che stamattina ha chiuso le indagini per dodici consiglieri comunali messinesi, accusati di truffa aggravata, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d'ufficio. Un traguardo fondamentale quello dei gettoni, perché permetteva ai consiglieri comunali peloritani d'incassare l'indennità massima pari a 2.184 euro al mese. 

"Io voglio questa cazzo d'indennità, a me di fare le commissioni non me ne fotte niente", dice uno dei consiglieri coinvolti nell'indagine, mentre un collega risponde: "Non è la commissione perché nella commissione non fai un cazzo". Solo che a Messina, ogni consigliere fa parte di 6 commissioni (in totale sono dieci), e raggiungere il tetto di 39 presenze in 30 giorni è un'impresa da far impallidire gli stakanovisti delle amministrazioni locali. "Io ci non riesco", confessa uno degli eletti, intercettato. Ed è per questo che i consiglieri messinesi erano arrivati a studiare a tavolino un sistema perfetto per raggiungere l'ambitissima soglia, come hanno documentato le intercettazioni: "Quindi si sistema matematicamente la seduta: il capogruppo non ci va, va lui, va l'altro così tutti riescono bene o male ad arrivare (al limite massimo di presenze alle commissioni ndr)". 

Era questo quello che succedeva a Palazzo Zanca: c'era chi firmava per i colleghi assenti, chi dichiarava falsamente l'esistenza del numero legale, in modo da approvare i verbali della seduta precedente, chi arrivava metteva la firma sul registro delle presenze e pochi secondi dopo andava via. Tutto pur di portare a casa l'indennità massima: e poco importa se alla fine le commissioni non producevano quasi nulla. Non potevano farlo per il semplice fatto che servivano solo a collezionare indennità per i consiglieri. 

(Il Fatto Quotidiano)

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