Luigi Di Maio, ospite a L‘Aria che Tira, ha commentato i risultati delle primarie Pd:
“Io rispetto le loro consultazioni interne, ma quando si parla di ‘trionfo della democrazia’ dico che gli italiani volevano andare a votare dopo il referendum costituzionale e ci hanno imposto un governo. Poi hanno bloccato tutto per le primarie. Il vero trionfo della democrazia è andare a elezioni”, ha detto il deputato 5 Stelle, che ha ribadito la volontà del M5S di votare al più presto:
“Noi vogliamo che si vada al voto il prima possibile. Il nostro Paese è in una situazione devastante, come attestano i dati Istat sul lavoro. Oggi non c’è nulla da festeggiare, ma da combattere e da cambiare tutto”, ha aggiunto Di Maio citando i dati drammatici su economia e lavoro:
“Di fronte a questi numeri, non posso vedere che si ripropone per cambiare il Paese quel presidente del Consiglio che ha governato per tre anni, che ha fatto Jobs Act, Buona Scuola, ci ha lasciato 120 miliardi di euro di debito pubblico in più e 117mila italiani emigrati all’estero solo lo scorso anno“.
E ancora:
“Secondo me, chi ha massacrato questo Paese non può proporsi come cambiamento dell’Italia. Si può proporre come segretario del suo partito ma non credo che gli italiani gli ridanno fiducia”.
Il vicepresidente della Camera ha poi risposto alla critica della conduttrice Myrta Merlino, la quale ha fatto notare che, mentre il Movimento elegge i propri rappresentanti con centinaia o migliaia di click, alle primarie del Pd votano milioni di persone ‘reali’:
“Con il Pd abbiamo storie differenti, noi esistiamo dal 2009, il nostro trend aumenta sempre.
Loro perdono un milione di elettori ogni elezione perché ci impediscono di votare in quelle elezioni che sanno di non vincere: Renzi si presenta solo alle elezioni che sa di vincere”.
Di Maio, infine, ha replicato in diretta a Matteo Orfini, presidente del Pd, che in un tweet aveva scritto: “Che tenerezza Di Maio, costretto a commentare le nostre primarie con il fastidio di chi sa che un tale bagno di democrazia non lo farà mai”.
La replica di Di Maio:
“Innanzitutto, non sono stato costretto a commentare, ma ho risposto volentieri. Ricordo a Orfini che l’ultimo bagno di democrazia che il Pd ha fatto è stato al referendum del 4 dicembre, quando il 60% degli italiani li ha mandati a casa. Le uniche elezioni che vincono sono quelle che si organizzano a casa loro”
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