Le mamme lo aspettavano da gennaio, ma l’Inps non ha ancora attivato la piattaforma per presentare domanda.
Il bonus di 800 euro sbandierato dal governo Renzi ancora non è stato concesso alle 750 mila famiglie che possono farne richiesta.
Ne parla Filippo Santelli su Repubblica:
“Lei faccia conto che il bonus non ci sia”. L’operatore del call center Inps non usa giri di parole. Chi ha chiamato è una ragazza all’ottavo mese di gravidanza. Ha sentito che grazie all’ultima legge di Bilancio ha diritto a un contributo di 800 euro, chiamato “Mamma domani”. Un bonus, spiegava il ministro per la Famiglia, Enrico Costa, per le “prime spese” legate al lieto evento: gli esami pre parto, i farmaci, il passeggino, la culla, i vestitini. Tutto a partire dal 1° gennaio 2017. Solo che ad oggi, del modulo per fare domanda, non c’è neanche l’ombra.
Ed ecco i motivi del ritardo:
“La ragione del ritardo, replica l’Inps, è nella mancaza di dettaglio con cui è stata scritta la misura: già a inizio gennaio il presidente Boeri aveva scritto a Costa chiedendo di precisare i criteri per accedere al bonus. Precisazioni che però sono arrivate solo settimane dopo e che sono state anche corrette in un secondo tempo. L’Inps aggiunge anche che il lancio è “imminente”, ma senza sbilanciarsi su una data. Burocratese che provoca un comprensibile scetticismo, vista la lentezza con cui finora l’Istituto ha dato indicazioni sulla misura. E pensare che, come successo in altri casi, sarebbe bastato prevedere una soluzione ponte: in attesa del formato telematico accettare delle richieste cartacee, che potevano essere esaminate o comunque digitalizzate in un secondo tempo. Ma i moduli in carta non sono accettati”.
Fino a quando le mamme dovranno aspettare?
FONTE: www.silenziefalsita.it
FONTE: www.silenziefalsita.it
E' retroattivo, dal 1° giugno sarà in essere, cosi "dicono" in tv
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