Banca Etruria, ordini dall'alto per piazzare i bond
La
procura è convinta di aver individuato una cabina di regia che induceva
la rete bancaria a vendere alla clientela, anche quella senza i
requisti corretti, i titoli subordinati, diventati carta straccia con il
bail in
AREZZO - Scoperta
dagli inquirenti una cabina di regia all'interno di Banca Etruria per
collocare presso la clientela i bond subordinati, obbligazioni diventate
carta traccia con le nuove regole per il salvataggio delle banche (bail
in). Grazie anche alle dichiarazioni contenute nelle oltre 400 denunce
raccolte dalla Procura di Arezzo, i magistrati del pool che indagano sul
dissesto del vecchio istituto di credito ritengono con "ragionevole
certezza" di aver individuato una "cabina di regia" a livello
manageriale, che ha prescritto il collocamento delle obbligazioni
subordinate in modo 'granulare', andando ad individuare anche soggetti
con un profilo di investitore a 'rischio basso' e non più solo a
'rischio medio-elevato' in linea con la tipologia di investimento
finanziario.
Una convinzione che ha spinto i magistrati a ordinare nuove perquisizioni al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Arezzo e Firenze anche nella sede centrale di Banca Etruria: il fine è la ricerca e il sequestro della documentazione riguardante il collocamento sul mercato finanziario delle obbligazioni subordinate, emesse dalla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio Società Cooperativa (ora in liquidazione coatta amministrativa).
L'attività investigativa, che ipotizza il reato di truffa aggravata in concorso, è indirizzata alla ricerca della documentazione e della corrispondenza dei vari responsabili di area della Banca Etruria, che hanno imposto - tramite circolari interne e altre condotte al vaglio degli inquirenti - la sottoscrizione di obbligazioni subordinate a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all'investimento, proposto di norma ai clienti 'professionali', che possiedono le competenze necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni e per valutare correttamente i rischi che assumono. In particolare, le indagini della Gdf, coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi, hanno evidenziato che gli investimenti in obbligazioni subordinate - su proposta dei responsabili d'area e degli uffici territoriali della Banca Etruria - sono stati prospettati ai vari clienti come investimento sicuro ed analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato.
Talvolta, addirittura il cliente è stato spinto, spiegano gli investigatori,
ad
effettuare il disinvestimento di operazioni a capitale garantito per
favorire l'acquisto delle obbligazioni subordinate, che gli era stato
proposto come "una promozione" della Banca Etruria rivolta ai propri
clienti migliori, ma che doveva essere sottoscritta in tempi brevissimi.
Una convinzione che ha spinto i magistrati a ordinare nuove perquisizioni al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Arezzo e Firenze anche nella sede centrale di Banca Etruria: il fine è la ricerca e il sequestro della documentazione riguardante il collocamento sul mercato finanziario delle obbligazioni subordinate, emesse dalla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio Società Cooperativa (ora in liquidazione coatta amministrativa).
L'attività investigativa, che ipotizza il reato di truffa aggravata in concorso, è indirizzata alla ricerca della documentazione e della corrispondenza dei vari responsabili di area della Banca Etruria, che hanno imposto - tramite circolari interne e altre condotte al vaglio degli inquirenti - la sottoscrizione di obbligazioni subordinate a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all'investimento, proposto di norma ai clienti 'professionali', che possiedono le competenze necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni e per valutare correttamente i rischi che assumono. In particolare, le indagini della Gdf, coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi, hanno evidenziato che gli investimenti in obbligazioni subordinate - su proposta dei responsabili d'area e degli uffici territoriali della Banca Etruria - sono stati prospettati ai vari clienti come investimento sicuro ed analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato.
Talvolta, addirittura il cliente è stato spinto, spiegano gli investigatori,
FONTE: http://www.repubblica.it/economia/2016/05/09/news/banca_etruria_un_ordine_dall_alto_per_piazzare_i_bond-139429621/
i politici dittatori avranno sempre una risposta di menzogne pronte per il popolo! Per i reati commessi dagli amministratori contro il popolo ci vuole la pena di morte per quanto mi riguarda perché hanno indotto molta gente al suicidio.
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