mercoledì 17 maggio 2017

9203 EURO AL MESE DI INVALIDITA?! L’ULTIMA CLAMOROSA SCOPERTA DI MARIO GIORDANO: ECCO I PAPERONI DELLA “DISABILITA”, ALLA FACCIA DI CHI HA REALMENTE BISOGNO

Può esistere una pensione d’invalidità da 9mila euro al mese? Ebbene sì. Per l’esattezza 9.203 euro al mese. In un paesino del Nord dell’Italia c’è una signora che incassa ogni mese 9.203 euro al mese come pensione di invalidità. E non è l’unica. Anche se nessuno ne parla, sono oltre 600 in Italia i disabili che, nella sfortuna della loro disabilità, possono per lo meno contare su un’entrata mensile da super-Paperoni: dai 7.698 ai 13.980 euro al mese. Non poco, soprattutto se si considera che in Italia la pensione d’invalidità media non supera gli 825 euro al mese. Dieci volte di meno.


Sia chiaro: non possiamo parlare di fortunati né di privilegiati, dal momento che sempre di gravi disabili si tratta. Però qualche sospetto viene. E, mentre si discute tanto di pensioni e possibili riforme, forse conviene sollevarlo. I vitalizi d’oro dell’invalidità sono infatti una piccola e piuttosto sconosciuta oasi di ricchezza, in un mondo previdenziale che costringe i più a tirare la cinghia. Si tratta di assegni pagati non dall’Inps ma direttamente dal Tesoro. E i beneficiari sono le vittime di guerra(invalidi, perseguitati, ex deportati) o i loro congiunti e figli. Fra le vittime di guerra sono annoverati pure coloro che, in qualsiasi epoca, anche oggi, rimangono colpiti da un residuato bellico: la nostra signora da 9.203 euro al mese, per esempio, fu ferita da un ordigno dimenticato in un campo quando aveva 11 anni. Era il 1953. Da allora percepisce la pensione d’oro.
Tutto regolare? Ovviamente sì. Del resto tutte le cose più strane del nostro sistema previdenziale, comprese le pensioni da 90mila euro al mese, sono perfettamente regolari. Ma non per questo sono necessariamente giuste. Il primo dubbio, per esempio, è come mai nel nostro Paese possa esistere questa differenza: perché, cioè, ci sono alcuni invalidi che non riescono ad arrivare a fine mese e altri invalidi che invece possono contare su assegni da Paperone. Questi ultimi, fra l’altro, godono di uno status speciale, perché, ai fini fiscali, le loro pensioni è come se non esistessero. Non determinano il reddito, non fanno cumulo, non entrano nel modulo Isee per la gratuità delle prestazioni sociali. Come mai? Cioè: come mai esiste una “lista magica” di pensioni d’invalidità gestita direttamente dal Tesoro? E come mai queste pensioni sono così elevate e invisibili al resto del mondo?
La spiegazione ufficiale è che le pensioni delle vittime di guerra (affini&congiunti compresi) hanno una «particolarissima natura» che «rende impossibile ogni paragone con trattamenti di diverso tipo». Dal punto di vista formale, infatti, esse non hanno natura assistenziale né previdenziale, ma risarcitoria: sono cioè una specie di rimborso che lo Stato concede per il danno causato. La nostra signora del Nord Italia, per dire, viene risarcita perché in quel lontano 1953 è incappata in un residuato bellico. Se fosse incappata in qualsiasi altro ordigno e/o marchingegno non avrebbe avuto diritto allo stesso trattamento. Legalmente ineccepibile, si capisce. Ma qualche dubbio resta.
Da qualche tempo, per dire, seguo la storia di Gianmichele Gangale, un giovane di Agliana (Pistoia) rimasto completamente paralizzato dopo un tentativo di rapina in casa da parte di una banda di albanesi. L’hanno massacrato a coltellate e lui ora è costretto su una sedia a rotelle, il corpo interamente bloccato, muove soltanto la testa e ha bisogno di assistenza 24 ore su 24, perché da solo non riesce nemmeno a bere un bicchiere d’acqua. Ebbene: Gianmichele prende 800 euro di pensione. E non sa come tirare avanti. Perché a chi rimane vittima di un reato come questo lo Stato non riconosce un risarcimento, e invece la signora del Nord Italia viene risarcita a suon di 9.203 euro al mese?
Il secondo dubbio è che, quando ci sono occasioni di questo tipo, si rischia sempre l’infiltrazione di furbi. Vale a dire: siamo sicuri che tutte le 600 pensioni d’oro siano pagate a chi ne ha davvero diritto? Come si fanno a escludere truffe? Con tutti quelli che fanno carte false per avere una pensione d’invalidità da poche centinaia di euro, un assegno così ghiotto non attirerà ancor più furbetti? «Ci sono controlli severissimi», garantisce Giuseppe Castronovo, presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, cieco dall’età di 9 anni e perciò percettore di una pensione da 8mila euro al mese. Ma poi aggiunge: «Però che cosa vuole: siamo in Italia…».
Già siamo in Italia. Stando alle carte e a quel che dice l’Associazione Vittime Civili di Guerra (che per altro, come associazione, prende anche una mancetta di 33mila euro dallo Stato), i 600 che incassano pensioni d’oro hanno tutti disabilità gravissime, che li rendono inadeguati a qualsiasi attività. Ci crediamo. Ma la nostra signora da 9.203 euro al mese, nonostante la disabilità gravissima è riuscita a lavorare regolarmente in un’azienda agricola, tanto da maturare con i suoi contributi una mini-pensione che va ad aggiungersi al maxi-vitalizio. Somma algebrica, ovviamente: non scatta nessuna decurtazione perché, come detto, gli invalidi nella gold list pensionistica del Tesoro godono di uno status particolare, e i loro assegni è come se non esistessero. Però, in questo caso, si sfiora la beffa. Siccome la signora, infatti, pur lavorando per anni, non ha versato contributi sufficienti per raggiungere la minima, l’Inps la omaggia di un’integrazione mensile, ovviamente con i quattrini degli italiani, pari a 189 euro al mese. E qui la domanda è inevitabile: con tutti gli invalidi che non sanno come arrivare a fine mese, è proprio necessario regalare altri soldi a chi dal 1953 prende una pensione da 9.203 euro al mese?
Photo by fabiolopiccolo:

10 commenti:

  1. io faccio la dialisi e percepisco la minima di 290,00 euro + l'accompagno di 500,00 euro al mese. sono disperato perchè con il mio male non ce la faccio a lavorare ed ogni giorno si va peggiorando. purtroppo noi italiani siamo malati di serie b e oltre al danno della malattia riceviamo la beffa di non arrivare a fine mese e a non poter nutrirci come la dieta di chi è dializzato impone.

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  2. Mio figlio di 29 anni con sindrome dismorfica (???)con QI 45, incapace di gestire la propria autonomia e necessita di essere accudito per sempre, percepisce 290€ di pensione e non puó percepire altro perchè la commissione ai tempi della maggiore età, ha stabilito il 95% di invalidità. Io comincio ad invecchiare e l'unico mio cruccio è come farà quando non ci saremo piú noi genitori? la frustrazione è tale da farmi odiare il mondo intero. Che schifo!

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  3. Era il 1953. Da allora percepisce la pensione d’oro.
    Tutto regolare? Ovviamente sì. E invece nó chi da dlineato la somma chi e perché pagano orrende somme ai parenti di ex politici e ex partigiani( qualunque cosa questi siano).

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  4. Vorrei portare a conoscenza di tutti un fatto che accade ora a Genova .
    Un uomo sfortunato ora ha 50 anni non ha trovato un lavoro se non per qualche mese saltuariamente qualche ora qua e la in nero o in grigio . qualche giorno fa un brutto incidente gli ha procurato una grave lesione alla testa del femore , il soggetto un questione non ha denaro per acquistare un tutore di cui avrebbe urgente bisogno e la mutua pare che non gli passi niente . A me pare una grave ingiustizia sociale . Qualcuno potrebbe dare una mano a questo non più giovane disoccupato nullatenente Italiano ? 3440279622 il telefono del 50 enne interessato

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  5. Ho 54 anni,single,sono stato colpito da ictus emorragico,nel 2009,e prendo una pensione di circa 280 € senza l'accompagno malgrado abbia fatto ricorso alla magistratura.Una mia sorella ha preteso il mio trasferimento nella sua casa per mangiare e per lavarmi,perché da solo non ce la faccio.

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  6. RIVOLUZIONE, LO DICO DA 4 ANNI, MA NON SI MUOVE NULLA.!! POVERI ITALIANI.!!

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  7. Questo non è ne un Paese da giovani né un Paese da vecchi, né da rivoluzionari ma molto adatto a chi sa sfruttare a suo vantaggio i "buchi Legislativi" casuali o costruiti ad hoc che siano.

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  8. Stato infame....politica criminale .....leggi per i merendieri .....- vorrei leggere gli atti propedeutici alla approvazione delle leggi specifiche....la filiera...l'iter...

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  9. Questa è la nostra Italia, è da ricordare che il maresciallo Tito, che ordinò l'infoibamento di migliaia di Italiani in Istria e l'annegamento di tanti altri connazionali nella Dalmazia, godeva di una pensione elargita dal governo italiano, che fra l'altro lo aveva insignito anche della massima onorificenza di Gran Cavaliere della Repubblica.

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