Gli sviluppi del caso Consip fanno sempre più tremare la politica italiana: in una discarica di Roma trovati i pizzini delle tangenti che sarebbero state elargite da Romeo.
Inchiesta Consip sulle tangenti: trovati in una discarica di Roma i pizzini di Alfredo Romeo.
Questa è la grande novità sull’inchiesta Consip, dove per corruzione sono indagati a Napoli l’imprenditore Alfredo Romeo e il dirigente della società Marco Gasparri, mentre a Roma per favoreggiamento si indaga sul ministro dello Sport Luca Lotti, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette ed il generale Emanuele Saltalamacchia.
I pm Woodcock e Carrano seguendo le tracce fino ad una discarica romana, sono risaliti ad una serie di pizzini che sarebbero stati scritti e poi gettati da Alfredo Romeo. Messi insieme i fogli darebbero una sorta di diario che potrebbe aiutare a far luce sulla vicenda delle tangenti alla Consip.
L’inchiesta quindi potrebbe essere ad una svolta cruciale, perlomeno quella del filone che indaga sulle tangenti alla Consip. Di riflesso però la vicenda potrebbe ben presto anche ripercuotersi su Roma, dove ci sono i tre indagati eccellenti per favoreggiamento e rivelazione di segreto.
Ma cosa sono queste due inchieste che riguardano la Consip? Vediamo allora passo dopo passo di cosa trattano queste delicate indagini che fanno tremare la politica italiana.
Inchiesta Consip: le indagini su Romeo
Tutta la vicenda ruota intorno alla Consip. Si tratta di una società per azioni della quale il ministero dell’Economia e Finanza è azionista unico. Il suo compito è quello di acquistare beni e servizi per conto della pubblica amministrazione come luce, gas o contratti telefonici.
Nel 2014 viene bandita la gara di Facility management (FM4) di un valore complessivo di 2,7 miliardi. Si tratta del più grande appalto in corso al momento in Europa, che è stato suddiviso in più lotti di gara tre dei quali sono stati vinti da Alfredo Romeo.
Da qui nasce l’inchiesta dei pm napoletani Woodcock e Carrano che indagano per corruzione Romeo e il dirigente del Consip Marco Gasparri, reo di aver usufruito di favori da parte dall’imprenditore in cambio di appalti che sarebbero stati cuciti su misura per far vincere Romeo.
A seguito di intercettazioni ambientali e telefoniche tra Romeo e l’ex parlamentare di Alleanza Nazionale Italo Bocchino, ora consulente dell’imprenditore immobiliarista, gli inquirenti sono risaliti al ritrovamento dei pizzini in una discarica di Roma.
Si tratterebbe in pratica di una serie di fogli su cui Romeo avrebbe annotato cifre e destinatari delle varie tangenti, per poi gettarli nella spazzatura. Messi insieme secondo gli inquirenti potrebbero fare piena luce su molte vicende giudiziarie, come quella riguardante la Consip.
Inchiesta Consip: trema la politica italiana
Indagando per corruzione sulla vicenda Romeo, gli inquirenti di Napoli si sono imbattuti anche in un altro episodio. Per fare luce sulla gara di appalto i pm avevano messo alcune cimici nell’ufficio di Luigi Marroni, l’amministratore delegato della Consip.
Leggete e ricordate che queste tangenti sono un "un fatto grave". Proviamo a pensare che forse lasciare in pace Raggi e 5stelle a lavorare e mettere attenzione su chi ruba sia più proficuo per noi cittadini che veniamo truffati a ogni minima distrazione e non.
RispondiEliminaCari amici deputati Grillini o penta stellati,la cosa è di una gravità assoluta,vi do un consiglio: ogni qualvolta vi intervistano,la prima ed unica cosa che dovete dire devote parlare solo di questo caso. Basta
RispondiEliminarenzi lotti e compagni si stavano preparando la nmangiatoia per quando verranno estromessi dalla politica,se i giornali invece di inventarsi casi sulla raggi e roma avessero indagato sulle varie amministrazioni precedenti fore roma non sarebbe quel verminaio che è oggi,e poi chiedono i miracoli in 7 mesi,consiglio per i 5 stelle sputtanateli con prove alla mano denunziate in questura niente pietà per nessuno,controllate tutti i documenti delle loro amministrazioni,ne scoprirete delle belle,forza ragazzi al lavoro,chi di calunia ferisce di calunia perisce
RispondiEliminaSubito una legge x togliere i danari ai giornali e tt l editoria !!! Se dovranno camminare sulle proprie gambe cercheranno di vendere anziche leccare il culo ai politici di turno nello tempo risparmieremo una montagna di soldi da destinare alle innumerevoli emergenze del paese!!!!
RispondiEliminanotizia fake sito fake
RispondiEliminaChe schifo! Ecco perché stanno gettando fango sulla Raggi ms non hanno capito che non ci caschiamo più! Forza governo M5S!
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