Sono domande importanti, che, nel loro insieme, spiegano la complessità e i lati oscuri della vicenda romana. Nelle prossime ore gli imputati saranno interrogati in carcere; l’inchiesta potrebbe allargarsi, se Raggi verrà indagata – con accuse politicamente significative – dovrà dimettersi (c’è poco da valutare) e sarà dura per i 5Stelle evitare le ricadute sul Movimento: Roma è questione nazionale.
E’ questa l’altra partita, quella decisiva: da mesi si attacca la sindaca – che ha commesso errori, certo – per colpire Di Maio. Il M5S è in testa ai sondaggi: c’è occasione migliore del caos romano per demolirne l’immagine? Se i 5Stelle non sanno gestire una città, sapranno gestire lo Stato? E’ la domanda – declinata in mille modi – che circola negli editoriali di Repubblica, Corriere, Stampa, Messaggero. Eccetera. I giornaloni non parlano d’altro anche quando scrivono di Milano (“La questione Sala è delicata. Sì, però, la vicenda romana…”). E’ un infinito argomentare su Roma. Un’ossessione Roma. Un continuo e martellante e ipocrita “L’avevamo detto”. Il campione di questo stile di pensiero s’è rivelato Mario Calabresi: Repubblica ha denunciato dall’inizio e per questo “siamo stati criticati, accusati di essere partigiani, non obiettivi e di farlo per partito preso.
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