Enrico Laghi, mister 24 incarichi. Da Unicredit a Cai, da Ilva ad Alitalia, un nome che torna spesso
M5S e Sinistra Italiana molto critiche sulla scelta. Codacons presenta esposto all’Anac per potenziali conflitti di interess
Romano, classe 1969, Enrico Laghi è un nome che ritorna molto spesso quando si parla di situazioni industriali difficili. Dal 2015, ad esempio, è commissario straordinario di Ilva, insieme a Piero Gnudi e Corrado Carrubba. Ma è solo uno dei tantissimi incarichi che ricopre. Trapela che Laghi valuterà nel più breve tempo possibile di rimettere gli incarichi che non gli consentissero di dedicare la massima attenzione e impegno al suo ruolo in Alitalia. Dottore commercialista e revisore contabile, Laghi è professore ordinario di economia aziendale e presidente del corso di laurea magistrale in Economia Aziendale presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha una profonda e approfondita conoscenza delle dinamiche legali e amministrative del regime di amministrazione straordinaria. La sua esperienza, oltre all’Ilva, è stata formata nel complesso caso di Seat Pagine Gialle.
Il Corriere della Sera, in un articolo a firma Sergio Rizzo, si domanda che se non siano troppi i 24 incarichi che Enrico Laghi ricopre al momento.
Per lui, professionista di prim’ordine, è il decimo incarico da commissario straordinario che si somma ai nove già attualmente ricoperti: Partecipazioni industriali spa, Ilva. Ilvaform, Ilva servizi marittimi, Innse cilindri, Sanac, Taranto energia, Tillet e Socova. A questi dieci incarichi se ne aggiungono altri quattro da liquidatore, tre da presidente del consiglio di amministrazione, cinque da consigliere, uno da presidente del collegio sindacale e uno da semplice sindaco. Per un totale di 24. Da due è però lecito attendersi pronte dimissioni, non fosse altro per parare le critiche circa possibili conflitti d’interessi. Uno è quello nel consiglio della Cai, la società che nel 2009 fece rinascere proprio l’Alitalia ora commissariata. L’altro è il collegio sindacale di Unicredit, banca già azionista di Alitalia alla quale l’avventura nella compagnia aerea è costata 500 milioni. Il curriculum del dottor Laghi parla chiaro: la sua competenza non è in discussione e di sicuro conosce la materia meglio di altri, avendone già avuto esperienza. Ma è proprio la ragione per cui sarebbe stata preferibile una scelta diversa.
Pochi minuti dopo l’annuncio della nomina di Enrico Laghi, commissario Alitalia insieme a Luigi Gubitosi e Stefano Paleari, erano partite le prime pesanti critiche sulla scelta. Il Movimento 5 Stelle aveva parlato di “poltronopoli” e di “impresentabile”, mentre Sinistra Italiana, con una dichiarazione di Stefano Fassina, chiedeva il ritiro della nomina di Laghi. Il Codacons presenterà un esposto urgente all’Anac proprio per la nomina di Laghi per i “potenziali conflitti di interessi” attorno alla sua persona.
Fonte: HU
E' UN'ALTRO CHE SICURAMENTE HA LA TESSERA PD IN TASCA,E CERTO CHE E' CADUTO IL FASCISMO, QUESTE VERGOGNE LE ABBIAMO VISTE DOPO, CON LA "DEMOCRAZIA"! ! QUESTA E' LA MAFIA, ALTRO CHE TOTO' RIINA ! ! !
RispondiEliminaSarà che in Italia sono finiti gli imprenditori/dirigenti
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