Per comprare la tessera del Pd bastano 10 euro.
Repubblica ha girato un video con telecamera nascosta a Miano, un quartiere popolare dell’area nord di Napoli, che mostra scene di compravendita delle tessere del Partito Democratico.
“Solo la carta d’identità, i dieci euro ve li danno loro”, dice una signora che dà indicazioni per l’iscrizione e il rinnovo della tessera del Pd nel quartiere partenopeo.
“I dieci euro – spiega la signora nel video – ve li darà Michel all’interno. Se la vede lui”.
“Dietro alla scrivania, in una stanza gremita, ecco Michel Di Prisco, ex vicepresidente della Municipalità. Un “capobastone” noto tra nel Pd, al centro delle primarie dello scandalo del 2011 per il Comune, poi annullate. All’esterno la signora incalza: ‘Entrate, stanno dando 10 euro a persona. Non li cacciamo noi, non ci vanno in tasca. Vanno al partito’.”
La Michel di cui si parla è Michel Di Prisco, ex vicepresidente della Municipalità: “Un ‘capobastone’ noto tra nel Pd, al centro delle primarie dello scandalo del 2011 per il Comune, poi annullate”.
Ed ecco i comuni campani coinvolti:
“Tesseramento bloccato a Castellammare, ma lo stop anticipato scatta anche a Bagnoli, ex area siderurgica della città, dove c’è un boom sospetto da 200 a 500 tessere in un anno. E forti segnali di “rigonfiamenti artificiali” arrivano dai quartieri napoletani di Pianura (da 100 a 500 in un anno) e Pendino ma anche da Torre del Greco (800 tessere) e Pompei (400). Esplode il caso delle tessere on line. Sarebbero oltre mille in Campania e un fascicolo è già nella sede romana del Pd dove saranno annullate tutte quelle pagate da terzi”.
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