giovedì 1 giugno 2017

LA CORTE DEI CONTI ATTACCA MONTI IL TRADITORE: “REGALO’ 4 MILIARDI DEGLI ITALIANI A MORGAN STANLEY”

Derivati sui Btp, per la Corte dei Conti c’è danno erariale: il governo di allora non doveva pagare

Roma – La Procura della Corte dei Conti del Lazio ha contestato alla banca americana Morgan Stanley e al ministero dell’Economia un danno erariale di oltre 4,1 miliardi di euro.
È quanto ha rimarcato il procuratore regionale Donata Cabras nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Si tratta di una vicenda che il Giornale ha messo in evidenza la scorsa estate allorquando il bilancio dell’istituto statunitense mise in rilievo la richiesta risarcitoria di circa 3 miliardi di euro (2,8 miliardi per la precisione). Gli altri 1,3 miliardi sono, infatti, stati contestati a Via XX Settembre non solo per aver sottoscritto strumenti «non idonei ad attuare le strategie finanziarie» dichiarate, cioè la copertura da un eventuale incremento dei tassi di interesse, ma per averli stipulati con una controparte in conflitto di interessi essendo Morgan Stanley un operatore specialista nel collocamento dei titoli di Stato.
Per spiegare ancor meglio è opportuno ricordare che un contratto derivato è uno scambio di flussi finanziari relativi a un determinato bene chiamato «nozionale». Nel caso del Tesoro il nozionale sono i Btp e i flussi sono relativi ai tassi di interesse. Operazione finanziaria più che legittima e che i più grandi operatori effettuano: un’assicurazione contro il rialzo dei tassi.
Il guaio è che il ministero dell’Economia non ha sottoscritto solo derivati sui tassi di interesse, ma anche pericolosissime swaption, ossia contratti in ci la controparte può scegliere a un determinato istante di entrare in gioco o no. Perché lo ha fatto? Questi contratti davano flussi immediati in entrata (47 milioni scrive la Corte dei Conti), ma si sono rivelati costosi perché contenevano un additional termination event, cioè una clausola di risoluzione anticipata. Quella che tra fine 2011 e inizio 2012 Morgan Stanley ha fatto valere incassando oltre 1,3 miliardi. Il governo Monti, in carica in quel periodo, avrebbe dovuto «astenersi dallo stipulare altri contratti» rinegoziando i precedenti, hanno sottolineato i magistrati. Quella non era una copertura assicurativa, ma una speculazione finanziaria tanto più che il Tesoro non aveva inserito nei contratti una garanzia ulteriore che gli avrebbe consentito di non pagare cash, ma «sbolognando» Btp.
Come ha evidenziato Luca Piana in La voragine, saggio di recente pubblicazione, tra il 2011 e il 2015 il costo dei derivati per lo Stato è stato di 23,5 miliardi, mentre sono attese ulteriori perdite per 24 miliardi tra il 2016 e il 2021. Ecco perché la Corte dei Conti del Lazio, che ha formalizzato l’invito a dedurre (equivalente alla chiusura delle indagini), ha formalizzato una contestazione così elevata. Nel procedimento, si apprende, sono coinvolti gli ex ministri Siniscalco e Grilli, il dg del Tesoro La Via e il dg del debito pubblico Cannata. Il capogruppo di Fdi alla Camera, Fabio Rampelli, presenterà lunedì un’interrogazione al ministro Padoan. «Chiediamo un’assunzione di responsabilità su questo sperpero di denaro dei cittadini a favore della grande finanza internazionale, perpetrato anche da un premier amico dei banchieri come Monti», ha dichiarato.
FONTE

4 commenti:

  1. Davigo la canta chiara: il Centrosinistra, già a partire dall'Ulivo di Prodi, ha fatto leggi non per impedire la corruzione bensì le indagini sulla corruzione!
    Del resto, Prodi era un democristiano andreottiano designato negli anni 80 a capo dell'IRI a far da Pioniere della (perdurante) stagione neoliberista delle privatizzazioni: d'incanto nel 1994 lo ritroviamo "lider maximo" della Sinistra (sia pur senza il sigaro cubano). Qui sta l'arcano della Seconda Repubblica: la sua Bipolarità era effettiva o solo proclamata? Berlusconi, prima di chiudersi in stanza con Renzi al Nazareno, se l'era fatta anche con Prodi a Piazza del Gesù? Ebbene, noti i facili costumi del Cavaliere, è facile rispondere che la Seconda Repubblica nasce come regime sostanzialmente monocratico mascherato in veste bipolare.
    Questa è la frittata che ci ha sfornato la Massoneria Finanziaria Internazionale neoliberista, una volta saltata in aria la Prima Repubblica coi partiti costituzionali del CLN e i giudici antimafia Falcone e Borsellino nei fuochi d'artificio di Cosa Nostra del 1992-3. Questa è la frittata che ci hanno scodellato davanti, senza più finzioni bipolari, quando il massone-Trilateral Monti è stato posto d'imperio sulla poltrona del governo. Questa è la frittata che hanno continuato a propinarci con osceni e grotteschi minuetti di Alfano e Verdini da Berlusconi a Renzi e viceversa attentavano finalmente alla Costituzione (con la benedizione di UE-BCE, USA-NATO e Vaticano-IOR

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  2. Togliergli l'onoreficienza di SENATORE a VITA!

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  3. QUESTO E' UN CRIMINALE AL QUALE VA' IMPUTATO UN PROCESSO PER CRIMINI CONTRO LA COSTITUZIONE E CONTRO IL POPOLO ITALIANO INSIEME A NAPOLITANO.2 CRIMINALI, CHE COMUNQUE UN GIORNO NE RISPONDERANNO, CERTO NON SONO GLI UNICI, L'ELENCO E' LUNGO,E SI E' COMPOSTO IN QUESTI ULTIMI ANNI ! ! !

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