mercoledì 5 ottobre 2016

CLAMOROSO! Ciclone Raggi. Nella capitale partono le perquisizioni della Finanza nella nota società Atac.

Nuovo blitz della Guardia di Finanza negli uffici dell’Atac. I militari del comando provinciale hanno acquisito i fascicoli sui permessi sindacali, uno dei tre filoni di inchiesta del pubblico ministero Nicola Maiorano: gli altri due - sollecitati da un esposto del direttore Marco Rettighieri - sono incentrati su mense del dopolavoro e manutenzione delle gomme, già oggetto di un altro sopralluogo in via Prenestina lo scorso 21 luglio. Ieri i finanzieri hanno preso in consegna decine di faldoni su orari e numero dei cosiddetti «distacchi» dei sindacalisti. Il sospetto riguarda possibili assenze per coprire doppi o tripli incarichi per l’associazione del Dopolavoro: nel 2015 sono state concesse oltre 11mila ore più di quelle a disposizione, con un costo aziendale che si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro.

Mentre la procura cerca di far luce su possibili «truffe e documenti contabili infedeli», Campidoglio e azienda sono al lavoro per evitare il collasso del trasporto pubblico romano a settembre. Ovvero l’emergenza bus guasti e il rischio black-out della metro A. Ieri l’assessora ai Trasporti Linda Meleo ha voluto vedere con i suoi occhi come funziona appunto la «torre di controllo» del parco-auto dell’azienda, la centrale operativa. «Abbiamo monitorato tutto, dalla mappatura dei guasti, con le rimesse più in sofferenza, alle modalità con cui si risolvono i ritardi», ha spiegato l’assessora, che adesso ha sulla scrivania i fascicoli sulla distribuzione delle rotture. «Sono tante quelle per l’aria condizionata» ha riassunto ricordando l’unica buona notizia del settore: il Campidoglio ha sbloccato l’acquisto in leasing dei 150 bus.

«Via libera, secondo il segretariato e la Ragioneria, non è necessaria la modifica al contratto di servizio tra Comune e Atac», l’annuncio di Meleo: per la gara e quindi per aumentare il parco attuale di 1800 bus però ci vorranno 5 mesi, secondo il dg Atac Marco Rettighieri che ha dettato la «deadline» anche per il problema manutenzioni di bus linea A. Entro Ferragosto le emergenze vanno risolte. Soprattutto quella della metro che rischia - senza iniezioni di contanti (58 milioni) - una riduzione dei treni a partire da settembre, quando la Capitale tornerà a riempirsi di lavoratori e studenti: anche la carenza di due treni in meno al mese, sui ventuno teoricamente operativi, significherebbe attese più lunghe e caos.

Già da luglio i vertici dell’azienda di trasporti avevano allertato il Campidoglio sull’urgenza dei fondi: si erano persino ipotizzate le dimissioni dello stesso Rettighieri, che continua a non escludere nulla. «La deadline è fissata al 15 di agosto», spiega il presidente della commissione capitolina Trasporti Enrico Stefano. «Siamo tutti impegnati a trovare una soluzione». La questione è nelle mani dell’assessore al Bilancio Marcelo Minenna, che sta cercando le risorse, 18 milioni. L’ipotesi «disastro metro» allarma anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ieri si è detto «preoccupato», dimostrandosi pronto a parlare con il Comune quanto prima. Gli ha risposto a distanza Meleo: «Chiaro che un contatto con lui lo avremo sicuramente. Aspettiamo il momento per fissare un appuntamento e parlarci»

fonte:  http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_agosto_11/blitz-finanza-all-atac-acquisiti-fascicoli-permessi-sindacali-06e7e8ba-6003-11e6-bfed-33aa6b5e1635.shtml

9 commenti:

  1. LA CONQUISTA DI QUESTO PAESE PARTE DA ROMA , QUINDI EGREGIA SINDACA LEI HA UNA GROSSA RESPONSABILITA' NEI CONFRONTI DEL POPOLO ITALIANO

    RispondiElimina
  2. Virginia non sei da sola il popolo onesto lotta con te non mollare mai

    RispondiElimina
  3. ma non è un po' vecchiotto questo articolo??? Il merito delle verifiche della GdF sarebbe di Rettighieri (giusto) e anche la richiesta di nuovi bus (giusto) peccato che nel frattempo si è dimesso forse, per un contratto con la Sindaca...

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.