Sono in totale ventuno gli arrestati tra Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria nell’indagine condotta dai carabinieri di Roma e denominata «Amalgama» (per simboleggiare i legami stretti). Ipotizza la corruzione per ottenere contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione della tratta Tav «Av./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi» (Alta Velocità Milano-Genova), del 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa. Agli indagati i procuratori aggiunti Paolo Ielo e Michele Prestipino contestano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione.
Uno scambio di favori tra dirigenti e imprenditori. Falsi certificati sui lavori in cambio di subappalti. Ruolo «chiave» era quello del direttore lavori, l’ingegner Giampiero De Michelis, considerato il «promotore e organizzatore» della banda insieme all’imprenditore calabrese Domenico Gallo. Era proprio lui che, incaricato della direzione dei lavori dal «contraente generale», svolgeva compiacenti controlli di qualità e rilasciava certificati dove si affermava il falso, ottenendo come contropartita «commesse per beni e servizi» fatturati a ditte riferibili a parenti o amici.
Il complesso meccanismo è spiegato dalle intercettazioni telefoniche con le quali i carabinieri, agli ordini del generale Antonio De Vita, hanno incastrato i due principali protagonisti e gli altri indagati coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta. Tantissime le telefonate ascoltate dagli inquirenti. C’è ad esempio quella dell’aprile 2015, nella quale Gallo dice a un coindagato: «Chi fa il lavoro… la stazione appaltante… i subappaltatori… deve crearsi l’amalgama, mo’ è tutt’uno… Perché se ognuno tira e un altro storce non si va avanti… Quando tu fai un lavoro diventi… parte integrante di quell’azienda là… E devi fare di tutto perché le cose vadano bene… è giusto?».
I carabinieri annotano nel verbale, poco dopo, lo stupore dello stesso Gallo nell’apprendere che il suo interlocutore credeva che i controlli sui lavori venissero svolti secondo le regole: «Ah, perché pensavi che erano…». Quello risponde: «Io sì», e Gallo chiarisce: «Nooo… non pensare…. Chi pensa male fa peccato ma non sbaglia mai».
Fonte: LA STAMPA
La famiglia cresce....
RispondiEliminaLa famiglia(mafia)cresce
RispondiEliminaLa famiglia(mafia)cresce
RispondiEliminaDove' la novità?da sempre si fa cosi,siamo governati da un sistema in cui ci sono politici attivi in quando organizzano truffe,furtietc,etc,poi ci sono politici passivi i quali non commettono reati ma facendosi pagare il loro silenzio sono in egual misura colpevoli!
RispondiEliminaTutto nasce nella Prima Repubblica e lo si è perpetrato fino ad oggi attraverso la creazione di Forze di Polizia come Gladio ed Istituzioni in mano ad "amici di merenda" sempre. Io continuo a credere e ad impegnarmi che CE LA POSIAMO FARE A CAMBIARE QUESTO LURIDO PAESE ISTITUZIONALE. Uscire dalla UE e riproporre alleanze su altre basi. Rivedere i Patti Lateranensi. Nel Movimento ci voglio persone CON LE PALLE e non eletti in rete fra gli amici delle pizzate del sabato sera. A Foggia è accaduto questo e tu Grillo hai ascoltato sirene vuote e lascive..
RispondiEliminala stessa cosa e successa per il mose ...
RispondiEliminaquesta è mafia pura.nemmeno i vampiri hanno un simile comportamento.
RispondiEliminaCalma e sangue freddo perchè alla fine tutto arriva a chi sa' aspettare (vd. l'anèddoto del cinese seduto sul greto del fiume). Anche in Italia, pur non sembrando, "c'è un giudice a Berlino (!)" (dalla storia, vera, di un povero mugnaio che vessato e defraudato da un nobile locale e condannato dai giudici ottenne infine giustizia dal re di Federico di Prussia, detto il Grande che risarcì il mugnaio e condannò i giudici) e alla fine i malfattori, ladri e quant'altro, forti dell'essere figli, parenti o amici di "potenti" (politici e/o ex) nonostante tutto ciò vengono arrestati, processati e condannati... se non interviene in tempo la "prescrizione" i cui termini sono stati sempre più ridotti, "casualmente", da quegli stessi potenti o dai loro compari e complici!!!
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