Botta e risposta sul caso delle concessioni delle autostrade ai Benetton tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi.
Il vicepremier ha denunciato che “nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza”. E ha aggiunto: “Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti”,
La replica dell’ex segretario del Pd è arrivata a stretto giro su Facebook:
“Chi come Luigi Di Maio dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo,” ha scritto Renzi.
Di Maio ha ribattuto più tardi sempre sul social network:
“Renzi dice che Benetton non ha finanziato il pd né la Leopolda. Non dice niente delle altre fondazioni legate a doppio filo col suo partito. La sua parola per gli italiani vale zero. Uno che vergognosamente compra un aereo gigante inutile sprecando i soldi degli italiani e che aveva detto che si sarebbe ritirato dalla politica dopo la vittoria del no al referendum e che oggi siede sulla poltrona da senatore non ha nessuna credibilità. Pubblichi tutti i nomi dei finanziatori del pd dalla sua nascita a oggi e di tutte fondazioni ad esso collegate. Carta canta! Che hanno da nascondere ancora? Tanto scoperchieremo tutto e il marcio verrà a galla”.
“Inizino spiegando” ha proseguito Di Maio “il perché dell’emendamento vergogna nella legge di bilancio del 2017 che permette ai concessionari delle autostrade di moltiplicare ulteriormente gli strepitosi guadagni ottenuti al casello facendosi in casa, con le proprie aziende, una bella quota dei lavori di manutenzione senza dover ricorrere alle gare. O il perché del regalo miliardario dell’allungamento delle concessioni che inserirono in una notte nello Sblocca italia del 2015. Tanti, troppi favori da giustificare. Se non ci diranno perché, lo scopriremo noi”.
“Gli italiani” si legge ancora nel post del leader 5Stelle “devono sapere la verità e in questo non li aiuteranno i giornali visto che tra gli azionisti di quelli principali troviamo proprio i Benetton. È vergognoso, ad esempio, che la parola “Benetton” non compaia nei giornali mentre tutti danno addosso al MoVimento e in particolare a Beppe Grillo che viene accusato di essere il responsabile del crollo: roba da mentecatti!”.
“La verità” ha continuato “è che tutti hanno sempre pensato e anche ora pensano solo al business. Ci sono morti sotto le macerie, feriti negli ospedali e soccorritori al lavoro da 2 giorni e dal gruppo Atlantia dei Benetton arrivano discorsi sul “valore residuo” e dal Pd questi attacchi politici indegni, dopo tutti i favori fatti ad Autostrade per l’Italia. È proprio questa mancanza di cuore che ha portato una società ad interessarsi solo dei profitti e un partito solo del suo vantaggio politico”.
E ha concluso: “Ma è finita quell’epoca. Adesso al primo posto ci sono i cittadini e i loro diritti. Chi ha spadroneggiato in questi anni e pensa di poterlo fare ancora, si metta in testa che non lo farà più”.
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