A volte pensa un po’ la fortuna o il fiuto per gli affari, come quello del consigliere di amministrazione del gruppo Atlantia, holding dei Benetton che controlla Autostrade per l’Italia, il prof. Bernardo Bertoldi. Dopo il crollo del ponte Morandi del 14 agosto, nel quale hanno perso la vita 43 persone, il consigliere si sarà interrogato su cosa sarebbe accaduto in Borsa al titolo della sua società dopo che il governo ha minacciato di impugnare la concessione.
Certo, come scrive Franco Bechis sul Tempo, che quelle azioni fossero destinate a perdere valore lo avrebbe capito anche un bambino. Ma ci voleva qualcuno un po’ più esperto per capire che l’operazione di revoca delle concessioni sarebbe stata una mossa più facile a dirsi che a farsi. Prima o poi insomma quelle azioni sarebbero tornare a salire. E quindi il 16 agosto di buon mattino, il prof e sua moglie Rosanna Albertano, si sono messi a comprare nuove azioni Atlantia a prezzi più che convenienti. Fra le 7.57 e le 7.59 il membro del Cda di Atlantia ha comprato in tre tranche, una da 5 mila, l’altra da 2500 e un’altra da 800, per un titoale di 8300 azioni a un prezzo medio di 17,5613 euro per azione. Un investimento da 145.758 euro. Poi il pc è passato alla signora Rosanna che fra le 8 e le 8.08 ha acquistato in due tranche altre 5200 azioni al prezzo medio di 17,91 euro, impegnando altri 93.132.
Approfittando del crollo in Borsa di Atlantia, dopo il ben più tragico crollo che ha devastato Genova, la famiglia Bertoldi ha messo nel piatto la bellezza di 238.890 euro. E hanno avuto ragione a farlo, visto che il 21 agosto il titolo di Atlantia ha chiuso le contrattazioni a 18,90 euro per azione, portando nelle tasche dei due fortunati investitori circa 20 mila euro, per ora.
Ecco il suo curriculum… Speriamo che venga preso da tutti questi a calci in culo!
Bernardo Bertoldi insegna al Dipartimento di Management dell’Università di Torino e all’ESCP-Europe campus di Londra e Torino; dopo aver completato il suo dottorato (2003) nella gestione e finanza aziendale, si concentra la sua attività di ricerca su imprenditorialità, capitalismo familiare, turismo e innovazione di gestione della salute. Nel 2007 ha frequentato il EECPCL (Colloquio europeo sull’imprenditorialità sull’apprendimento centrato sui partecipanti) e il CWCD (Seminario sulla scrittura dei casi e lo sviluppo dei corsi) presso la Harvard Business School.
È membro del Cambridge Institute for Family Enterprises (CIFE) fondato dal prof. John Davis della Harvard Business School con il quale ha condotto ricerche e scritti per anni. La ricerca accademica e l’esperienza acquisita gli hanno permesso di supportare molte famiglie imprenditoriali in Europa. È membro del ICxT, The Innovation Center (Università di Torino) che ha l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi tecnologici per piccole e medie imprese che operano in diversi settori. È coinvolto in diversi progetti su questi temi e attualmente sta lavorando all’innovazione della gestione della salute.
È editorialista de Il Sole 24 Ore sul capitalismo familiare e sull’industria automobilistica.
Insegna presso la Business School dell’Università di Torino (Marketing agli studenti scapoli, Family Business Strategy agli studenti post-laurea e Corporate Finance agli studenti MBA) e all’ESCP-Europe a Londra e Torino Campus (Fundamental of Finance and The Responsabile imprenditoriale presso MIM, Family Business and Entrepreneurial presso MBA).
È uno dei fondatori di 3H Partners una società di consulenza con sede in Italia, Regno Unito, Francia e Stati Uniti.
È Vicepresidente del Club degli Investitori, la prima associazione italiana di business angel, membro del consiglio di amministrazione di Atlantia (infrastruttura, quotata alla Borsa di Milano), Azimut | Benetti (leader mondiale del settore degli yacht di lusso), Banca Sella Family.
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