Nel suo editoriale di oggi intitolato “Il derby dei cretini” Marco Travaglio commenta il caso del lancio delle uova contro l’atleta italiana nera Daisy Osakue che ha fatto scoppiare l’ennesimo “miserevole” dibattito sui social.
Il giornalista ricorda che i carabinieri e la Procura hanno accertato che l’aggressione non ha alcuna matrice razzista in quanto la “banda delle uova aveva già fatto altrettanto con un paio di vecchietti e un gruppo di donne di pelle bianca”. E sottolinea che il capo della Procura Armando Spataro “non è sospettabile di filosalvinismo o di indifferenza ai reati di stampo xenofobo, avendo appena lanciato un allarme sul tema”.
Travaglio critica la gang, i cui membri definisce “monumentali teste di cazzo e di colossali pezzi di merda, che vanno assicurati al più presto alla giustizia”. Si tratta, aggiunge, di “gentaglia che non ha certo atteso la nascita del governo giallo-verde per colpire”.
E osserva che “basta scorrere le cronache nere degli anni scorsi per scoprire – si fa per dire – che le spedizioni punitive contro neri e immigrati erano all’ordine del giorno anche quando governavano i sinceri democratici”.
Poi l’affondo contro i dem, i quali “fanno nove tweet al giorno contro il razzismo” ma “non muovono un dito contro la tratta degli africani, i ghetti alla Rosarno, i campi rom abusivi e lo schiavismo nei campi del Sud e nelle vigne del Nord”.
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