Fa dell’ironia Marco Travaglio sul caso dell’attacco troll a Mattarella.
Il direttore del Fatto Quotidiano nel suo editoriale di oggi, scherzando, scrive che “è una settimana che vado a letto presto, nella certezza che all’alba mi piomberanno in casa le teste di cuoio dell’Antiterrorismo”. Per questo – aggiunge – si tiene “pronto un borsone con pigiama, spazzolino, dentifricio e altre cose utili in caso di arresto”.
“Pare infatti” continua Travaglio “che il pool della Procura di Roma specializzato in eversione internazionale, i servizi segreti, la Dia, la Polizia postale e il Copasir indagano sul gravissimo attentato subìto dal presidente Sergio Mattarella la sera del 27 maggio, quando rimandò a casa il premier incaricato Giuseppe Conte perché minacciava di nominare ministro un noto kamikaze delle Brigate No Euro, l’82enne Paolo Savona, sgradito ai ‘mercati’ e dunque al Presidente”.
Dopo la bocciatura del governo Conte Mattarella convocò Cottarelli al Quirinale per la formazione dell’esecutivo.
La “colpa” di Travaglio sarebbe quella di essere stato tra i primi a criticare la mossa del capo dello Stato. Perciò – prosegue ironicamente il giornalista – “avendo ora appreso dalla libera stampa che chi dissentì su Twitter o su altri media (più o meno social) è un “troll” al soldo di Putin e un attentatore della più alta carica dello Stato, potete ben comprendere il mio stato di angoscia”.
Il direttore del Fatto passa quindi in rassegna i titoli allarmistici dei giornali sull’attacco Troll a Mattarella.
Repubblica, ad esempio, nei giorni scorsi ha titolato: “Dalla propaganda di Putin 1500 tweet per Lega e 5Stelle. Lo studio sulla fabbrica dei troll al servizio dell’intelligence russa. Mosca dietro il falso messaggio del figlio di Poletti e gli attacchi agli Usa”.
Travaglio fa notare che i tweet in questione erano stati inviati dal 2012 al 2018 dall’agenzia russa Internet Research Agency (Ira) di San Pietroburgo, ma erano quasi tutti retweet e in media erano 0,6 al giorno, “in un mondo che ne sforna 150 miliardi all’anno”. E, sottolinea, “bastava leggere Wired per scoprire che i tweet russi per l’Italia sono 4 in tutto”.
Leggi l’articolo di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano…
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