lunedì 18 febbraio 2019

NON SOLO MAMMA E PAPA! Arrestato anche il galoppino di fiducia del cazzaro!

1. I GENITORI DI MATTEO RENZI AGLI ARRESTI DOMICILIARI: A TIZIANO RENZI E LAURA BOVOLI CONTESTATI I REATI DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA E EMISSIONE DI FATTURE INESISTENTI
2. SONO ACCUSATI DI AVER PROVOCATO “DOLOSAMENTE” IL FALLIMENTO DI 3 COOPERATIVE DOPO AVERNE SVUOTATO LE CASSE – TRA GLI INDAGATI ANCHE L’EX AUTISTA DEL CAMPER PER LE PRIMARIE DELL’EX  PREMIER – MATTEO RENZI: “HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA ITALIANA. SONO IMPAZIENTE DI ASSISTERE AL PROCESSO PERCHE’ CHI HA LETTO LE CARTE MI GARANTISCE CHE…”- SALVINI: “L’ARRESTO DEI GENITORI DI RENZI? NON C’E’ NIENTE DA FESTEGGIARE” – BERLUSCONI: “CON LA NOSTRA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA NON SAREBBE ACCADUTO…”

Fiorenza Sarzanini per corriere.it
Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari. Il provvedimento di cattura per i genitori dell’ex premier è stato eseguito dalla Guardia di Finanza per i reati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Entrambi sono accusati di aver provocato «dolosamente» il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro. Sono aziende collegate alla “Eventi 6”, la società di famiglia già finita sotto inchiesta proprio per una gestione allegra e la sparizione di fondi. Con loro è stato arrestato anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle coop.
Tre cooperative
La clamorosa svolta dell’indagine – condotta dal procuratore Giuseppe Creazzo, dall’aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries – era arrivata nell’autunno scorso grazie all’esame della documentazione acquisita presso la “Eventi 6” che portava a tre cooperative: “Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv”. Queste ultime due furono perquisite nei mesi scorsi e il materiale sequestrato – libri contabili, fatture, contratti – avrebbe corroborato l’ipotesi accusatoria convincendo i magistrati e chiedere l’arresto dei coniugi Renzi per il timore di inquinamento delle prove, ma anche per la reiterazione del reato. Il giudice ha ritenuto fondato il sospetto secondo cui le cooperative «non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari».
«Omessi versamenti»
Il primo a indagare su questo “sistema” è stato il pubblico ministero di Cuneo Pier Attilio Stea con accertamenti sulla “Direkta Srl”. Gli atti sono stati poi trasferiti alla Procura di Firenze proprio per i rapporti con la “Eventi 6” e adesso si è deciso di procedere con gli arresti per evitare che lo stesso “modus operandi” venga applicato ulteriormente. Nel capo di imputazione è infatti specificato che «gli indagati cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’ aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte».
Il camper di Renzi
Con i genitori dell’ex premier sono indagate altre 5 persone, tra cui Roberto Bargilli, ex autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie del 2012. Gli altri sono gli amministratori delle cooperative che avrebbero agevolato questo sistema ritenuto illegale dai giudici.
Da repubblica.it
Annullata, intanto, la presentazione del libro di Matteo Renzi che avrebbe dovuto svolgersi alle 21 al Circolo della stampa a Torino. Terminato l’appuntamento a Nichelino, nel Torinese, l’ex premier, è ripartito per Firenze. “Ho molta fiducia nella giustizia italiana. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, ha scritto in un post su Facebook Matteo Renzi. “Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato”, continua Renzi.  “Da rappresentante delle istituzioni. Difendo lo stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia. Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata”, conclude l’ex premier.

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