Il verdetto delle regionali in Abruzzo è chiaro. Anzi chiarissimo: stra-vince il centrodestra a trazione leghista, crolla il M5s (che passa dal 40% al 20% in un anno), e perde (di brutto) il centrosinistra. Il listone del candidato Giovanni Legnini ha sì raccolto il 31,34%, ma analizzando il dato si scopre che il Pd si è fermato all’11,13% mentre Liberi e Uguali al 2,77 per cento. Dati miserrimi, davanti ai quali però Laura Boldrini trova tempo, modo, forza e spirito per esultare: “Alle elezioni regionali in Abruzzo vince il centrodestra e il Movimento 5 Stelle crolla ma il centrosinistra riprende quota grazie a candidatura autorevole di Legnini e a coalizione larga, unita e civica. Questa la strada da seguire per riaffermare i valori progressisti in Italia e in Europa”. Così la fu presidenta della Camera su Twitter. La Boldrini insomma si consola con quei pochissimi voti raccolti dal suo partito e dal quel Pd che dovrebbe essere la locomotiva del centrosinistra.
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