"Ancora questa storia? Abbiamo verificato, abbiamo sentito l'albergo, la notizia è stata smentita, è una delle tante bufale di questi giorni". Mentre proseguono i soccorsi, con poche speranze, all'Hotel Rigopiano, la mente torna sul momento in cui quella maledetta slavina lo ha travolto. E sulla discussa telefonata di Quintino Marcella alla protezione civile. Una telefonata che l'operatrice ha bollato come bufala, con "tono sprezzante", scrive Il Messaggero. Non gli hanno creduto. E invece era tutto vero. Una scelta disgraziata che ha ritardato i soccorsi di 1 ora e 25 minuti. Un caso clamoroso sul quale ora si indaga: il nastro della conversazione registrato dal centralino del 113 che ha smistato la chiamata, con assoluta probabilità, finirà agli atti. Il nome di chi ha dato quella risposta a Marcella, ora, non è ancora stato diffuso. Si sa che è una donna: sono in corso le procedure di identificazione in base alle 15 persone che in quel momento erano di turno.
Ma non è tutto. Il signor Quintino Marcella, quando si rende conto di non essere stato creduto, aggiunge: "Non può essere una bufala, c'è il mio amico Giampiero Parete lassù (il cuoco del Rigopiano, ndr), è una persona seria, lo conosco". Ribatte la donna: "Anche io lo conosco, conosco la famiglia: non vuol dire, è uno scherzo di pessimo gusto". Una risposta agghiacciante, surreale: la donna mostra di non avere dubbi, tanto che anche Marcella vacilla: "Ma come? Se il mio amico mi ha detto che l'albergo è crollato deve essere così". E lei replica: "Mi dia il numero, lo chiamo io". E Marcella: "Guardi che lassù non prende bene, cade la linea". Così l'operatrice ribadisce: "Allora è uno scherzo". Marcella non molla: "Uno scherzo del genere con il suo telefono". E l'ultima battuta della signora: "Glielo avranno preso per fare uno scherzo". Fine della chiamata. Erano circa le 18.30. E fino alle 19.45, per colpa di questa folle telefonata, nessuno si è mosso.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12281045/hotel-rigopiano-telefonata-quintino-marcella-allarme-ignorato.html
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