domenica 29 gennaio 2017

CI AMMAZZERANNO CON NUOVE TASSE SULLA CASA! L’EUROPA ORDINA, PADOAN OBBEDISCE COME UN CAGNOLINO

L’Italia deve trovare, entro mercoledì prossimo, 3,4 miliardi di euro per non far scattare la temutissima procedura d’infrazione a Bruxelles. È il risultato di un paio di manovre, quelle targate Renzi, particolarmente generose in mance e mancette. Ora i nodi vengono al pettine: debito esploso, crescita quasi a zero. E un’unica soluzione possibile, suggerita dalla stessa Unione europea: tassare i consumi e la rendita.

Tradotto, come ricorda Il Giornale: si rischia l’aumento dell’Iva (già uno spauracchio per il 2018) e una rimodulazione delle asse sulla casa. L’imposta sul consumo, tra le ipotesi avanzate dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in linea con l’Europa, è stata respinta con forza sia da Matteo Renzi sia dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. Anticipare l’aumento di qualche mese, sottolinea ancora Il Giornale, farebbe incassare poco quest’anno e avrebbe come risultato negativo quello di abbattere i consumi anche nel 2018. Occhio allora alle altre strade: l’aumento delle accise e di quella che lo stesso rapporto Ue chiama “l’imposta patrimoniale sulla prima casa”, Imu e Tasi eliminate da Renzi sull’abitazione principale. Una via percorribile sarebbe quella di reintrodurre la tassa sulla prima casa o, come minimo, rimodulare in modo progressivo quella sulle seconde.

Fonte: LIBERO

5 commenti:

  1. Tanto ancora per poco tempo, poi il fondo del barile è stato già grattato diverse volte, gli Italiani della classe povera e media non hanno più nulla da dare e si attaccheranno al tram Padoan, Gentiloni e tutta l'Europa!!

    RispondiElimina
  2. Infieriscono vigliaccamente, e come veri e propri ladroni, sui poveracci. C'è gente che con le liquidazioni delle pensioni, dopo una vita di stenti e di sacrifici, è riuscita a comprarsi una casetta per andare a villeggiare in estate. Allora non erano previste tutte queste esose tasse sulla seconda casa, e ora non ha possibilità di poter pagare. Gli avvoltoi del governo la guardano a modo loro sosenendo che chi ha una seconda casa ha anche la facoltà di pagare. Li mortacci loro. Se non si paga si usa la prepotenza del sequestro da parte di Equitalia. Hanno stabilito tra governo ed equialia un perfetto connubio di modellatori della delinquenza.

    RispondiElimina
  3. Tassare la prima casa è la più grande vigliaccata,che
    Questo Governo Comunista Golpista e Affarista, possa fare,specie sotto la fascia dei € 15.000.Urge una ribellione condivisa,non si può infierire contro le fasce più deboli è una questione di Giustizia Sociale.L'Ebetino di Rignano sull'Arno, noto il "Bomba "
    alias Pinocchio, si appresta a tornare in Campo,con quel che resta del PD,ma da chi prenderà i voti,dalle Banche? Dai beneficiati delle mance,pre elettorali?
    Non certo dal popolo dei lavoratori,che ha massacrato.Basta minacce!

    RispondiElimina
  4. Occorre una reazione corale: basta pagare le tangenti di stato a oltranza cominciando dall'IVA tasse locali comprese! Per recuperare i 3,5 miliardi basta ridurre l'IVA e l'IRPEF smette di pagare la tangente alla UE e ricacciare in mare i finti profughi!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.