domenica 2 dicembre 2018

Saviano, la vergogna sul gommista che ammazzato il ladro: cosa è arrivato a dire impunemente

Non contento di rispondere a ogni dichiarazione di Matteo SalviniRobertoSaviano è arrivato al punto di ordinare al ministro dell’Interno quel che dovrebbe dire. Lo scrittore ha storto il naso davanti alle parole del leghista, che non ha esitato a esprimere solidarietà per Fredy Pacini, il gommista che ha sparato e ucciso un ladro durante l’ennesimo furto nella sua azienda.

Saviano ancora una volta scopre l’acqua calda e dice che dovrebbero essere le forze dell’ordine a garantire la sicurezza dei cittadini, compreso Pacini. Per questo Salvini, secondo Saviano, avrebbe offeso poliziotti e carabinieri con la sua solidarietà al gommista: “Per esprimere vera vicinanza a Fredy Pacini, le parole del ministro dell’Interno avrebbero dovuto essere queste: ‘Ci dispiace che tu abbia dobuto sparare per difenderti. Ci dispiace che lo Stato non ti abbia dato supporto, ci dispiace che tu abbia dovuto subire 38 furti, che tu sia stato costretto a dormire in officina per proteggere ciò che possiedi”.
A Saviano poi scappa la mano e si spinge a immaginare posizioni del governo sulla legittima difesa finora mai espresse da nessuno, come il fatto di armarsi tutti indistintamente: “E cosa accade se chi è al governo vi dice che per difendere voi stessi dovete armarvi? Cosa significa se il ministro degli Interno dice di stare con Fredy Pacini e non gli chiede scusa per la drammatica latitanza dello Stato? Non è una chiacchiera da bar, ma è proprio il ministro degli Interno a mandare questo messaggio: difendetevi da soli, non fidatevi di noi perché, quando avete bisogno, non ci siamo”.

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