Dalla prefettura di Reggio Calabria per esempio avevano qualche dubbio sull’attivazione delle convenzioni tra il comune di Riace e diversi enti, per buona parte a chiamata diretta, quindi, riporta il Giornale, con “criteri di selezione ampiamente e assolutamente personali e discrezionali”, in modo non proprio conforme “ai principi di imparzialità e trasparenza”. Per non parlare dei casi di immigrati ospitati a Riace ben oltre la quantità massima consentita e senza le necessarie “pezze d’appoggio” burocratiche.
Saviano tutto questo lo omette nel suo straziante appello per il comune calabrese, invitando anche a fare donazioni in denaro. Intanto il sindaco osannato dalla sinistra, Mimmo Lucano, è indagato dalla procura di Locri per il modo in cui ha gestito quel famoso modello di accoglienza. Il primo cittadino è accusato di abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nel corso delle indagini sono emerse anche stranezze nel rapporto tra il comune e le coop, visto che qualcuna avrebbe ricevuto le liquidazoni per la gestione del progetti Sprar 2017-2019 ben prima della scadenza delle domande. Ma per Saviano va tutto bene.
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