sabato 22 dicembre 2018

BERLUSCONI? CERCA IL GOLPE PER PROTEGGERE LE SUE FREQUENZE, COME HA SEMPRE FATTO

Marco Antonellis per Dagospia
Silvio Berlusconi ora cambia versione: “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”. Evidentemente gli “avvertimenti” di Luigi Di Maio di denunciare in Procura l’operazione scoiattolo del Cavalier Silvio (guai a chiamarlo ex Cavaliere come sanno bene in Forza Italia) devono aver sortito l’effetto desiderato spiegavano divertiti sui divanetti in transatlantico alcuni esponenti 5 Stelle in attesa di avere notizie sulle votazioni per la manovra economica.
Già, perché Silvione da vecchia volpe della politica qual è, capita l’antifona (i magistrati per lui sono peggio della kryptonite per Superman) ha prontamente cambiato versione: “Sono loro che verranno da noi, non siamo noi che li stiamo cercando”. Insomma, una mezza retromarcia senza però perdere la speranza di riuscirvi.
A sentire i berluscones sarebbero due i fondamentali motivi per i quali i grillini dovrebbero mollare Di Maio e Casaleggio e andare con Berlusconi e Tajani: prima di tutto il fatto che così potranno tenersi tutti i soldi (o quasi) dello stipendio parlamentare e poi perché, spiegano ancora i berluscones, i pentastellati “stanno capendo che con i 5 stelle in picchiata nei sondaggi molto difficilmente verranno ricandidati. In futuro non sarà più come una volta dove avevano più poltrone che culi”.
Sta di fatto che al di là dei numeri in libertà messi in giro ad arte dal cerchio magico del Cavaliere al momento c’è molto fumo e poco arrosto: le decine di parlamentari grillini pronti a fare il salto della quaglia rimangono ancora nei sogni del Cav. Più concreta, invece, l’ipotesi di “rubare” qualche grillino in Senato. Lì la maggioranza è risicata e con 6/8  senatori si potrebbe tentare il colpo del ko. Ed è proprio questo, spiegano in Forza Italia, il vero obiettivo a cui mira il Cavaliere. Il resto sono solo chiacchiere.
Ma Berlusconi ha fretta, una tremenda fretta di fare il ribaltone. Per il bene del Paese? Perchè ha a cuore il futuro degli italini? Può darsi, ma soprattutto lo fa perchè da Gennaio, una volta approvata la manovra di bilancio, teme che parta l’attacco dei M5s sui tetti agli spot pubblicitari e si metta mano al riordino delle frequenze TV. Insomma, come avrebbe confidato nei giorni scorsi ad alcuni fedelissimi, c’è la forte convinzione che con l’inizio del nuovo anno arriverà la vendetta dei 5Stelle in Parlamento e “Matteo non farà nulla per difendermi”.
D’altra parte la terza carica dello Stato, Roberto Fico, ha parlato chiaro: “Non c’è dubbio che dobbiamo parlare di editore puro, del conflitto di interessi. Lo ridico: la legge sul conflitto di interessi e’ una priorita’. E’ li’ che si e’ innescato il senso buio dell’informazione, ci sono imprenditori che possono fare politica e nello stesso tempo hanno televisioni e giornali”. Parole accolte con un’ovazione nelle chat grilline.

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