Colpo di scena a Bruxelles: la Commissione Ue chiederà la procedura d’infrazione contro Emmanuel Macron per disavanzo eccessivo. Si tratta di una clamorosa rottura dell’asse Francia-Germania. Ad avanzare la richiesta è il commissario al Bilancio, il tedesco Guenther Oettinger, falco rigorista già noto alle cronache politiche per gli affondi contro l’Italia (e gli italiani). La legge di bilancio per il 2019 varata dal governo francese prevede un rapporto Deficit-Pil del 3,2%, troppo. Al settimanale Focus, Oettinger ha sottolineato come la Francia abbia varato una finanziaria che “viola per l’undicesimo anno di seguito i parametri di bilancio dell’Ue, con la sola eccezione del 2017”.
Il commissario agli Affari economici Ue Pierre Moscovici, francese e socialista, si era detto favorevole a giustificare la manovra in deficit di Macron motivando la necessità di misure espansive per tacitare la rivolta dei gilet gialli. “Sono in totale disaccordo col mio collega”, rincara Oettinger, accusando Francia e Italia di “aver fatto troppo poco per ridurre il loro debito pubblico. Nonostante gli ultimi sei anni di crescita economica positiva, Francia e Italia hanno un debito pubblico pari rispettivamente al 95 e al 130% del Pil, come nel 2013. Ciò significa che entrambi i paesi non hanno impiegato i tassi di interesse ai minimi storici per ridurre il debito in termini reali”.
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