Il M5S ha mantenuto la promessa: è partita l’Operazione Taglia-Privilegi.
Il deputato pentastellato Riccardo Fraccaro, Questore anziano della Camera, ha fatto sapere che i 5 Stelle ha presentato l’istruttoria sui vitalizi, che è un “primo passo” verso la loro abolizione.
Sono bastati 15 giorni al Collegio dei Questori per presentare in Ufficio di Presidenza l’istruttoria sul ricalcolo dei vitalizi degli ex parlamentari con il metodo contributivo, ha spiegato Fraccaro su Facebook.
“Si tratta – ha aggiunto – di un lavoro di ricognizione e di valutazione degli elementi indispensabile per la delibera che sarà successivamente adottata, il primo passo per la cancellazione dei vitalizi”.
Per di più, si legge nel post del deputato 5 Stelle sul social network, è stata approvata la proposta per il superamento degli allegati A e B, “segno tangibile del cambiamento che stiamo promuovendo”.
Il Movimento 5 Stelle intende ricalcolare gli assegni pensionistici per i parlamentari su base contributiva, riequilibrando così il rapporto tra quanto versato e quanto percepito.
Grazie all’Operazione Taglia-Privilegi sarà possibile risparmiare almeno 18,7 milioni di euro l’anno, senza contare gli interventi sulla reversibilità e la soppressione degli assegni ai condannati, misure che saranno adottate in seguito.
La cifra risparmiata andrà quindi oltre i 18,7 milioni già previsti e a questa si sommeranno i risparmi prodotti dal Senato.
“Come M5S abbiamo dato la massima priorità a questo provvedimento per dare subito risposte concrete alle istanze di cambiamento espresse dai cittadini e affermare un principio di equità,” ha affermato Fraccaro, che ha aggiunto:
“In Parlamento devono essere applicate le stesse regole previste per la generalità dei cittadini”.
L’altra proposta approvata a larga maggioranza è la delibera del Collegio dei Questori sugli allegati A e B.
Si tratta, ha spiegato Fraccaro, “di elenchi di personale creati in questi anni che i gruppi parlamentari devono assumere pena la decurtazione di finanziamenti”, “ovvero di un meccanismo che finisce per addebitare sul bilancio della Camera il costo del personale scelto in passato dai partiti senza aver superato selezioni o concorsi”.
La misura consentirà di risparmiare 480mila euro l’anno.
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