Da parte dei 5 Stelle, a mio parere, non solo c’è stata la volontà di scegliere per la soluzione della crisi, ormai istituzionale, una soluzione equilibrata, ma la si è anche proseguita a costo di scontentare anche il proprio elettorato e a costo di andare contro anche i propri convincimenti politici.
Ma questo non è bastato: si è voluto e si vuole, a qualsiasi costo per il popolo l’italiano, UMILIARE IL VINCITORE.
Ma da parte dei detentori del potere, che la gente non vuole più come tali, si è dato ascolto a una voce perversa e si è perseguita con i fatti un’azione demenziale volta a rovesciare la realtà.
Va bene che si tratta di ragazzi, ma si è andati a confrontarsi con loro con retro pensieri persino offensivi, nel senso di mancanza totale di rispetto a chi ha la responsabilità di rispondere a 11 milioni di italiani che hanno scommesso su di loro per vivere una vita più sopportabile.
E ora vedo che quella demenziale pervicacia continua a guidare i comportamenti pratici.
C’è la volontà di mettere nel nulla quello che forse viene considerato – errore micidiale e irreparabile ma non incorreggibile se ci si avvede in tempo – un banale incidente della storia.
La guerra non porta bene a nessuno, ma pensare di intimidire persone che un poco di intelligenza ce l’hanno e che hanno una media di età intorno ai trenta/trentacinque anni, con un seguito attuale impressionante e in continua crescita e con un senso della dignità di cui forse si è perso traccia, mi appare pura follia, generata da odio cieco e da paura incontrollata di perdere privilegi dati per eterni.
Quale sarà la reazione?
Purtroppo, ahinoi, non ci aspetta nulla di buono se non si cambia atteggiamento passando a maggior rispetto delle persone e accettazione di una realtà che non si sarebbe mai voluta vedere.
Altrimenti la conseguenza non sarà una novità perché tante volte si è ripetuta nella storia.
À la guerre comme à la guerre!
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