venerdì 1 aprile 2016
BUFERA RENZI. IL PREMIER E' SOTTO ASSEDIO. LO VOGLIONO FUORI. ECCO COSA STA SUCCEDENDO..
Che il fattore C (fortuna) stia abbandonando Matteo Renzi? Le grane si moltiplicano per il premier, le nubi all'orizzonte si addensano tra minoranza Pd in cerca di vendetta e guai giudiziari che investono esponenti (e parenti) del suo governo, dati economici peggiori delle aspettative, incidenti diplomatici complicati da sbrogliare (il caso Regeni con l'Egitto di Al-Sisi, i marò bloccati in India), l'impegno militare in Libia chiesto dagli Usa ma problematico per l'Italia, le tensioni con Bruxelles sullo sforamento dei parametri sul deficit.
E poi una tornata elettorale, con le amministrative di maggio-giugno, che si preannuncia complicata per il Pd, col rischio serio di perdere città importanti, a partire dalla Capitale.L'inchiesta che coinvolge il ministro Guidi tira in mezzo ancora una volta Maria Elena Boschi, colonna portante del renzismo già sotto tiro per il fallimento di Banca Etruria di cui il padre (indagato per bancarotta) è stato vicepresidente. Gli obbligazionisti e azionisti di Etruria che hanno perso i soldi per effetto del decreto Salva Banche aspettano ancora i rimborsi promessi da Palazzo Chigi in tempi brevi. Il decreto ministeriale per sbloccare i fondi destinati ai risparmiatori attende ancora (dopo tre mesi) la firma del premier al momento all'estero. La promessa, mentre le associazioni delle «vittime» protestano per strada, è di ampliare il fondo fino a 280 milioni, cifra che comunque - anche nel caso si raggiunga davvero - non permetterebbe un rimborso integrale.L'altra grana subito pronta è il referendum sulle trivelle che apre una voragine nel Pd. La sinistra del partito, da Bersani al nuovo paladino anti-Renzi Michele Emiliano, governatore della Puglia, fa campagna per la vittoria del referendum («Io voto sì. Difendiamo il mare») che significherebbe una bocciatura per il governo, ma il quesito spacca gli stessi governatori del Pd scavando ulteriormente il fossato tra la minoranza e i renziani. Che si affronteranno il 4 aprile nella direzione Pd già rinviata per gli attentati a Bruxelles. La brutta aria che tira sul referendum delle trivelle pesa soprattutto in prospettiva, per un altro referendum a cui Renzi tiene molto di più, quello sulla riforma costituzionale, dopo l'estate. Dove si riproporrà la guerra intestina nel Pd. Non è un caso che al Nazareno siano arrivati rinforzi dagli Usa, con lo spin doctor della campagna presidenziale di Obama nel 2012, Jim Messina, a coordinare la comunicazione del partito per i prossimi appuntamenti elettorali.I referendum, appunto, ma anche le comunali, dove le premesse sono problematiche: a Roma c'è l'incognita sinistra più Marino, a Napoli l'ala di Bassolino che rema contro, a Milano il centrodestra cresce. Il contesto internazionale non sta dando una mano a Renzi, con la guerra dall'altro lato del Mediterraneo e gli sbarchi che nel 2016 si annunciano da record. E poi il caso Regeni, col governo che rischia di perdere le faccia. Urge ritrovare il fattore C.
FONTE
http://www.ilgiornale.it/news/politica/inchieste-sbarchi-sondaggi-flop-premier-finisce-sotto-assedi-1241204.html
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