mercoledì 13 giugno 2018

“Ma proprio tu parli? Da te non accettiamo lezioni” Un Conte da applausi: così tappa la bocca a Macron ed al suo governo guerrafondaio


Respinge le critiche l’Italia:  “Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia – si legge in una nota di Palazzo Chigi – sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”.


“Il governo italiano – si legge nella nota – non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell’Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”.
Intanto Italia e Germania presenteranno una “proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne” dell’Unione Europea “per non perdere ulteriore tempo”. Lo rende noto il Viminale dopo una “lunga e cordiale” telefonata tra il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini e il collega tedesco Horst Seehofer. Tra i due c’è stata “piena sintonia” in tema di “politiche di sicurezza e immigrazione” e Salvini, dice ancora il Viminale, “ha accolto con piacere l’invito del ministro tedesco ad un prossimo incontro a Berlino”.
“Nessuno crede” che quanto accaduto con la nave Aquarius “sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E’ una responsabilità europea e richiede una risposta europea”, ha detto il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos. “L’incidente dell’Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto. Dobbiamo essere preparati. Non ci possiamo permettere si ripeta un nuovo 2015, abbiamo bisogno di un approccio comune strutturato, con solidarietà e responsabilità condivisi”.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban plaude alla posizione italiana affermando che si tratta di “un grande momento che potrebbe davvero portare cambiamenti nella politica europea sulle migrazioni”. La sua prima reazione quando ha sentito la notizia, ha detto, è stata “finalmente!”. E’ stato “così deprimente”, ha aggiunto, ascoltare per anni che le frontiere marittime dell’Europa non possono essere difese, al punto “che praticamente passa la voglia di vivere”.
In nottata il presidente dell’Assemblea di Corsica, l’indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto con un tweet questa notte di fornire all’Aquarius l’accoglienza di uno dei porti dell’isola. “L’Europa – scrive Talamoni – deve affrontare la questione umanitaria in modo solidale. Tenuto conto della localizzazione della nave e dell’emergenza, la mia opinione è che sarebbe naturale aprire un porto corso per dare soccorso a queste persone in difficoltà”.
Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono state intanto trasportate in elisoccorso a Palermo.

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