La nuova linea adottata dalla Guardia costiera italiana comincia a dare i suoi frutti. Stop ad Open Arms per un salvataggio in mare
Ieri la nostra Guardia costiera ha fatto sapere che le navi delle Ong in caso di salvataggio nel Mediterraneo dovranno contattare Tripoli e non Roma. Una mossa che cambia radicalmente il quadro delle operazioni nel Mediterraneo.
Ma questa mattina è stata portata avanti un’altra mossa che chiude ulteriormente il raggio d’azione delle ong: la Guardia costiera italiana ha contattato quella libica per un salvataggio in mare di alcuni migranti tagliando così fuori dall’operazione la Open Arms. A raccontare quanto accaduto è stata proprio la Ong spagnola con una nota del suo fondatore Oscar Camps: “Alle 12.40 abbiamo comunicato con il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma, in risposta alla loro chiamata generale a tutte le navi per il recupero in acque internazionali di un migliaio di persone alla deriva e senza salvagente. La loro risposta, ’Non abbiamo bisogno del vostro aiuto'”. Infine Camps ha criticato la decisione di attribuire “tutti i casi in acque internazionali alla Guardia costiera libica.È la più grave devoluzione di massa nella storia del Mediterraneo”. Il vento in mare è cambiato. E in questo quadro va sottolineata anche la mossa della Spagna che con il sindaco di Barcellona Ada Colau ha dato la disponibilità ad accogliere nel porto catalano i mille migranti che in questo momento si trovano nel Mediterraneo.
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