lunedì 12 novembre 2018

ISPETTORI ONU IN ITALIA? L’INDECENTE SPUTO DELLA KYENGE AGLI ITALIANI: come sempre la congolese non perde occasione per tacere

Quella dell’Onu “è una decisione credibile. Visto quanto successo negli ultimi tempi, soprattutto da quando si è insediato questo governo, penso che ci siano tutti i motivi per allarmarsi“. Così Cecile Kyenge, europarlamentare del PD, ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano – Dentro la notizia’ su Radio Cusano Campus, commenta l’allarme razzismo in Italia lanciato dall’Alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet e la decisione di inviare degli ispettori.

“E’ chiaro – continua Kyenge – che la percezione che hanno in Italia le persone che i migranti siano tanti e siano il pericolo è aumentata rispetto al passato. E’ aumentata soprattutto a causa delle dichiarazioni di persone che oggi siedono nelle istituzioni, dall’irresponsabilità e la spregiudicatezza con cui hanno trattato alcuni temi”.
“Si è fatta un’associazione fuorviante tra la crisi economica, il disagio sociale e l’arrivo dei migranti – aggiunge -. Hanno cercato il capro espiatorio, ma non abbiamo bisogno di guerre tra poveri. E’ lampante che da quando si è insediato questo governo siano aumentati anche i casi di violenza. Per non parlare delle persone che hanno paura e la paura continua ad aumentare”. E sulla posizione del governo che giudica ingiusto l’allarme dell’Onu, rivendicando quanto fatto dall’Italia sul fronte dell’accoglienza, Kyenge commenta: “Cerchiamo di non confondere le cose. L’Italia che ha fatto tanto per l’accoglienza e che può andare avanti a testa alta, non è certamente rappresentata da questo governo. I governi precedenti avevano un approccio totalmente diverso, avevano messo la persona al centro. Sono i governi che avevano portato avanti Mare Nostrum e avevano dato una lezione di accoglienza all’Europa”.
“Il governo di oggi – conclude – l’unica cosa che ha fatto è quella di bloccare i porti. Michelle Bachelet non ha puntato il dito contro periodi diversi. Ciò che stiamo vedendo oggi sono metodi di paura, del non rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali. Se l’Italia può camminare a testa alta non lo deve certo a questo governo”.

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