domenica 25 novembre 2018

Schifo Macron: ha scagliato l’esercito contro il popolo! Quello che il TG non ti racconta sulla protesta di oggi a Parigi

I “giubbotti gialli” protestano contro l’aumento delle tasse sul carburante e chiedono di voler incontrare il presidente francese Macron. Il ministro dell’Interno Castaner ha apertamente accusato la leader dell’ultradestra, Marine Le Pen, di aver “incitato ai disordini”, sottolineando la presenza di un centinaio di “sediziosi di estrema destra”. La leader del RN: “Condanno le violenze ma la smettano di utilizzarle contro il movimento”. Melenchon: “Mobilitazione del popolo”

È guerriglia urbana nel centro di Parigi. Cinquemila “gilet gialli“, secondo le stime del ministero dell’Interno, hanno invaso gli Champs-Élysées nonostante il divieto di assembramento e si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, che ha risposto a colpi di manganelli e lanciando gas lacrimogeni. Il centro della capitale francese è in pieno caos, la polizia sta facendo uso anche di granate assordanti per tentare di disperdere i manifestanti che hanno innalzato barricate.
Il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner – secondo il quale a scendere in piazza oggi sono 81mila persone in tutto il Paese, 8mila nella capitale e 5mila sugli Champs-Élysées – ha apertamente accusato la leader dell’ultradestra, Marine Le Pen, di aver “incitato ai disordini” esortando i gilet gialli ad andare sugli Champs-Élysées, dove erano presenti dei “sediziosi di estrema destra“. La leader del RN ha risposto immediatamente: “Condanno le violenze ma la smettano di utilizzarle contro il movimento”.”Questa è la mobilitazione del popolo, anche se il governo vuol far credere che si tratta di gente di estrema destra e che sono poco numerosi”, ha commentato il leader dell’estrema sinistra radicale di France InsoumiseJean-Luc Melenchon. “Non sono né di estrema destra, né poco numerosi”, ha aggiunto.
La celebre via è interamente avvolta dai lacrimogeni, i manifestanti al grido di  “Macron dimettiti” e “La Francia in collera“, sono al centro della strada e costruiscono barricate con panchine divelte e cassonetti. Trentacinque le persone fermate al momento dalla polizia. Ingenti i danni all’arredo urbano su quella che i parigini definiscono “la strada più bella del mondo”, con vetrine distrutte e auto danneggiate: alcuni “casseur” hanno infatti divelto sampietrini con sbarre di ferro per lanciarli contro la polizia. Non solo, si sono impadroniti anche di un rimorchio di cantiere nei pressi degli Champs-Élysées, lo hanno trascinato al centro della celebre avenue e lo hanno incendiato proprio davanti al celebre ristorante Le Fouquet’s. Una densa colonna di fumo nero si alza dall’area delle fiamme, visibile da gran parte dei quartieri della città.
Nel pomeriggio diversi manifestanti sono riusciti ad arrivare nella rue du Faubourg Saint-Honoré dove, al numero 55, sorge il palazzo dell’Eliseo. La strada e i suoi dintorni erano stati blindati dalla polizia, ma molti sono riusciti ad entrare togliendo il gilet giallo per rimetterlo poco dopo. Intanto, dalla vicina Champs-Élysées, hanno continuato a levarsi nuvole di fumo nero per gli incendi di cassonetti e veicoli di cantiere, dati alle fiamme dai casseur. Nel frattempo, altri gruppi manifestano pacificamente in altri quartieri di Parigi, così come in altre province. A Bordeauxcentinaia di persone hanno dimostrato nonostante il divieto che era stato imposto dalle autorità, che hanno dispiegato un importante dispositivo di sicurezza.

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