Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
(…) «L’ Italia è il Paese che più di tutti ha beneficiato della flessibilità», ripete costantemente Jean-Claude Juncker. «Negli ultimi tre anni – ha ricordato più volte – l’ Italia ha potuto spendere 30 miliardi grazie alla flessibilità. Siamo stati molto gentili con l’ Italia». (…)
È opinione diffusa a Bruxelles e in altre capitali che i governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni abbiano ricevuto un trattamento particolare. Nell’ autunno del 2016 la Commissione decise di non calcare troppo la mano con Roma per non danneggiare l’ esecutivo alla vigilia del referendum costituzionale. L’ anno successivo, la resa dei conti è stata nuovamente rinviata perché alle porte c’ erano le Politiche.
(…) Questo mea culpa della Commissione sulla flessibilità è interessante alla luce di quanto sta succedendo oggi. Il governo Conte ha presentato una manovra totalmente fuori dai parametri Ue, con una deviazione «senza precedenti» ed è per questo che la Commissione aprirà una procedura sul debito. Ma c’ è un particolare che non andrebbe ignorato: Bruxelles contesterà all’ Italia di aver violato la regola del debito nel 2017. Quando al ministero del Tesoro c’ era Pier Carlo Padoan. (…)
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