Lo staff del leader della Lega è al lavoro per rendere possibile “il grande volo” a Washington. Non a caso, l’economista Armando Siri è di ritorno oggi proprio da una visita informale nella capitale americana. “C’è grande interesse per quello che sta facendo l’Italia – spiega al Corsera -, gli americani hanno capito che noi siamo il centro del cambiamento in Europa”. Oltreoceano nessuna preoccupazione sul fronte spread: “I fondamentali della nostra economia sono solidi e la stessa impressione c’è anche qui negli Usa. Tutta questa agitazione non ha una base concreta, nessuno crede al rischio di default”.
mercoledì 21 novembre 2018
“Ci stanno lavorando” L’indiscrezione su Salvini: al lavoro per spazzare via l’Europa con l’aiuto del più potente del mondo
L’uomo giusto al momento giusto: Matteo Salvini, secondo il Corriere della Sera, sta lavorando per far sì che l’incontro con il presidente americano Donald Trump avvenga presto, molto presto. A inizio 2019, sicuramente prima delle elezioni europee del prossimo maggio. Il re dei sovranisti mondiali e il Principe di quelli europei, insieme, all’indomani della bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione Ue e della procedura d’infrazione contro il governo di Lega e M5s. Dal punto di vista mediatico, impossibile sperare in qualcosa di meglio in campagna elettorale. E soprattutto, sarebbe uno schiaffo ai vertici europei a ridosso del voto che potrebbe spazzare via la vecchia classe politica che ha dettato le regole del gioco a Bruxelles e Strasburgo negli ultimi 20 anni.
Lo staff del leader della Lega è al lavoro per rendere possibile “il grande volo” a Washington. Non a caso, l’economista Armando Siri è di ritorno oggi proprio da una visita informale nella capitale americana. “C’è grande interesse per quello che sta facendo l’Italia – spiega al Corsera -, gli americani hanno capito che noi siamo il centro del cambiamento in Europa”. Oltreoceano nessuna preoccupazione sul fronte spread: “I fondamentali della nostra economia sono solidi e la stessa impressione c’è anche qui negli Usa. Tutta questa agitazione non ha una base concreta, nessuno crede al rischio di default”.
Lo staff del leader della Lega è al lavoro per rendere possibile “il grande volo” a Washington. Non a caso, l’economista Armando Siri è di ritorno oggi proprio da una visita informale nella capitale americana. “C’è grande interesse per quello che sta facendo l’Italia – spiega al Corsera -, gli americani hanno capito che noi siamo il centro del cambiamento in Europa”. Oltreoceano nessuna preoccupazione sul fronte spread: “I fondamentali della nostra economia sono solidi e la stessa impressione c’è anche qui negli Usa. Tutta questa agitazione non ha una base concreta, nessuno crede al rischio di default”.
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