Terremoto, il governo chiede all’Europa 3,4 miliardi ma nella Legge di Bilancio ci sono solo 600 milioni di nuove spese
Al momento, sul sisma, i conti non tornano. E proprio sulle cifre stanziate per il terremoto è destinato a mutare repentinamente quel clima di collaborazione auspicato da Renzi. “Danni enormi, ricostruiremo tutto presto e bene” ha scritto il premier nella sua e-news. I numeri reali però raccontano di un forte gap tra la cifra stanziata nella manovra e quello 0,2 per cento di “flessibilità” che il governo si è già preso in nome dell’emergenza terremoto. Già prima della scossa devastante di domenica.
E allora, andiamo con ordine. Quattro giorni fa, nella lettera di risposta alla Commissione europea, il governo italiano aveva messo su bianco i propri conti, quantificando in due decimi di punto di Pil, circa 3,4 miliardi, i maggiori costi da sostenere il prossimo anno per affrontare la ricostruzione post-sisma: “In addition – si legge nella missiva firmata Padoan – tax incentives for anti-seismic incentives is estimated at 2 billion. Taken together, increased public investment and anti-seismic tax incentives entail budgetary cost of close to 0,2 percent of GDP”.
Al momento in cui la missiva parte per Bruxelles, però, nella legge di Bilancio le cifre che il governo stanzia per la ricostruzione sono decisamente inferiori e non di poco: “600 milioni” c’è scritto nella manovra che ha ottenuto la bollinatura della ragioneria. Basta leggere la relazione tecnica, all’articolo 51: “Il comma 1 della Manovra – è scritto – autorizza la spesa destinata agli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione” colpita dal terremoto del 24 agosto.
La spesa è così articolata: per il 2017 sono previsti 100 milioni “per la concessione del credito d’imposta maturato in relazione all’accesso ai finanziamenti agevolati” erogati dal governo, cioè la cosiddetta “ricostruzione privata”; altri 200 milioni di euro nel 2017 “per la concessione di contributi finalizzati alla ricostruzione pubblica”. In totale, per il prossimo anno, 300 milioni a cui si aggiungono 300 milioni di cofinanziamento regionale di fondi strutturali che peraltro – si puntualizza – “non comportano una modifica dei saldi di finanza pubblica”. Cioè nessuno stanziamento extra di fondi. Il resto è nel regno delle ipotesi più che delle certezze, ove si prevedono 200 milioni dal 2018 al 2047, per la cosiddetta ricostruzione privata perché, come nota, il bilancio è annuale.
Al Tesoro minimizzano: “È naturale – dicono fonti vicine a Padoan – che non ci siano 3,4 miliardi di nuove spese dentro l’articolato della manovra perché una parte di queste spese figura in forma aggregata nei fondi dei singoli ministeri”. Una spiegazione che però conferma che i conti non tornano. Perché, come spiega qualche vecchio funzionario del bilancio, il grosso delle cifre per la ricostruzione “lo devi mettere lì, poi ci può stare che la benzina dei mezzi militari usati la metti sui fondi per la difesa, ma è strano che in manovra ci sia una cifra così bassa”. In un secondo tempo, sempre da via XX settembre, si puntualizza: “Un altro miliardo arriverà dal fondo per lo sviluppo degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale istituito dall’articolo 21 della Legge di bilancio.” Fondo per cui il governo ha previsto 1,9 miliardi. Anche così però le risorse dedicate al sisma raggiungerebbero soltanto quota 1,6 miliardi di euro, circa la metà di quanto chiesto a Bruxelles.
E nelle pieghe dei numeri già si sente il fragore della polemica politica, quando qualcuno si alzerà in Parlamento per dire che il premier ha utilizzato i margini concessi dall’Europa per coprire altri capitoli di spesa presenti nei 104 articoli della manovra. Né aiuta a far quadrare i conti il decreto sul terremoto, annunciato in pompa magna dopo il terremoto del 24 agosto di Amatrice. Il decreto è arrivato in Senato dopo circa due mesi – il 18 ottobre – e dal 25 giace presso la commissione Bilancio di Palazzo Madama. In quel decreto le cifre stanziate sono assai basse: 266 milioni per il 2016, 81,85 per il 2017.
È chiaro che, su queste basi, gli “appelli” alla collaborazione siano già caduti. Perché il premier chiede di votare le sue misure. E le opposizioni invocano un confronto per ridiscuterle: “Sinistra italiana – dice il capogruppo Scotto – propone a Renzi di rimettere mano alla legge di bilancio che il Parlamento non ha ancora avuto la possibilità di leggere, se non sotto forma di slides, e si stanzi un punto di Pil per un grande piano per la sicurezza, la prevenzione e la cura del territorio”. Brunetta promette il “Vietnam”. Ora il governo entra in cdm, col quel gap tra i miliardi ottenuti e i milioni stanziati sul sisma. E dopo una nuova, devastante, scossa.
fonte:http://www.huffingtonpost.it/2016/10/31/governo-fondi-terremoto_n_12730980.html?1477926082&utm_hp_ref=italy
Ma che cazzo c'entrano gli immigrati. Andate a cagare manipolatori! http://www.huffingtonpost.it/2016/10/31/governo-fondi-terremoto_n_12730980.html?1477926082&utm_hp_ref=italy
RispondiEliminaQuando uno stronzo qualunque pretende di offendere le affermazioni degli altri sarebbe opportuno che si presenti con nome e cognome.
EliminaAh Ninni ma va a cagare te e quel burattino.
EliminaE termine stronzo è più adatto alle stronzate del tuo cazzaro RENZI
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Eliminala gente con le votazioni deve sapere chi è meglio da far governare l'Italia! no da questa piovra ,e banda di ladroni ce mettono i loro tentacoli daertutto ladroni schifosi
RispondiEliminaCi siamo rotti i coglioni, ogni giorno ne combinano una. Ma che si aspetta a staccargli la testa a sti bastardi criminali.
RispondiEliminaDavvero cosa aspettiamo?
RispondiEliminaE un pezzo di merda usa le disgrazie per interesse personali.
RispondiEliminaMa come si permette di pensare ai clandestini e mettere da parte gli italiani solo per far ingrassare le solite lobby amici suoi che si occupano di mangiarsi i soldi che l''europa da per noi italiani
La piovra ha già gettato i suoi tentacoli 🐙....basta il 4 Dicembre è l'occasione buona x cavarsela dai coglioni ....io Voto NO NO NO NO NO !!!
RispondiEliminasono gli ultimi giorni, cercheranno di far sparire piu soldi possibili....
RispondiEliminaCon i suoi sorrisetti finti ha derubato gli Italiani...Vattene!!!!
RispondiEliminaNon si stancano di rubare,dovete stare attenti sui movimenti che fanno,perche sono persone senza compassione,hanno distrutto l'Italia e non gli importa nulla distruggere gli italiani.
RispondiEliminaCaro Beppe credo che,essendo lo stato piu' ricco del mondo, bisogna coinvolgere il Vaticano nella ricostruzione di tutte le chiese terremotate.
RispondiEliminaIo l'ho detto e scritto da subito.....ma a quelli del vaticano gli piglia un colpo se vai a toccare i loro soldoni.
Elimina!!COME VOLEVASI DIMOSTRARE!!..UN CORROTTO LO E'PER SEMPRE!!, E QUESTO QUA' E' ANCHE BUGIARDO, MANIPOLATORE, ARROGANTE E PURE MENEFREGHISTA DELLA PARLANTINA FACILE!!
RispondiEliminaE'scioccante, ma l'Italia è ormai distrutta ed è pressochè impossibile riparare i danni prodotti senza causarne altri. Credo proprio che dovremmo mandare tutti a casa, azzerare tutto e ripartire con una Costituente, fissando ferree caratteristiche per poter presentarsi alla guida del Paese. Basta con le approssimazioni e le pezze ad hoc.
RispondiEliminaNon bisogna avere pietà... Devono essere processati per crimini alla popolazione, spogliati di ogni bene fino ai parenti di 10 grado.. Eppoi messi fino a data da destinarsi in qualche luogo sperduto dove sia impossibile per loro godere della futura libertà e ricchezza che il popolo Italia può restituire al paese...
RispondiEliminaAmici non abbiamo capito un cazzo, questi non se ne fottono dei problemi Italiani, questi sono schiavi di un'Europa vergognosa che ci rapina ogni giorno che passa.
RispondiEliminaCarlo Della Rossa BISOGNA INDAGARLO QUESTO E' UN PERICOLO PER GLI ITALIANI,CONTROLLATEGLI I CONTI NEI PARADISI FISCALI PANAMA,LUSSEMBURGO,ISRAELE,E ALTRI PARADISI VEDRETE CHE IL MARCIO USCIRA' FUORI.NON E' DEGNO DI OCCUPARE UN POSTO DI GOVERNO RICORDIAMOCI CHE E' PUR SEMPRE UNIMPOSTO ILLEGALMENTE GRAZIE AL nonno giorgio e al capo del governo.
RispondiEliminaoperazione da disonesto
RispondiEliminaMa quante balle avete scritto???? O non ci avete capito niente o siete dei disonesti senza un briciolo di pudore.
RispondiEliminaConfondente mele e pere: gli antiseismic incentives menzionati da Padoan sono appunto incentivi da erogare ai cittadini sotto forma di detassazione per messa in sicurezza di edifici e sarebbe il piano "casa Italia" che il governo vorrebbe finanziare fuori patto (e l'Europa si sta opponendosi perché la giudica manutenzione ordinaria e non interventi straordinari). PER la ricostruzione c'è un piano da poco meno di 8 miliardi già stanziati da erogare in 30 anni (un miliardo tra questo è l anno prossimo per le urgenze). I fondi per la ricostruzione sono una cosa quelli per l ammodernamento sono un altra. QUI è spiegato bene http://www.repubblica.it/politica/2016/10/31/news/consiglio_dei_ministri_d_emergenza_nuovi_fondi_per_la_ricostruzione-150985606/