Altro giro, altro colpo, altro sgradito regalo al renzismo. Francesca Barracciu, fedelissima dell’ex premier e sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi, è stata condannata a 4 anni di reclusione per peculato aggravato nell’ambito dello scandalo sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna e spesi per fini non isistuzionali.
La sentenza arriva dalla seconda sezione del Tribunale di Cagliari ed è arrivata dopo circa un’ora e mezzo di camera di consiglio: il pm Marco Cocco, per l’imputata, aveva chiesto 5 anni di carcere. Barracciu è finita alla sbarra per i fondi ricevuti quando era consigliera regionale: la Procura, nel dettaglio, le contesta circa 80mila euro di soldi ricevuti e usati a fini non istituzionali.
La Barracciu, come detto, è una fedelissima di Renzi: era coinvolta da circa due anni nell’inchiesta sulle spese pazze del consiglio regionale sardo (l’inchiesta conta 85 indagati tra sinistra e destra, una ventina già a giudizio). La Barracciu si è sottoposta a due interrogati durante i quali ha sottolineato di aver speso parte dei fondi ai gruppi per dei rimborsi benzina legati ai viaggi fatti in ragione del suo ruolo politico ma non ha saputo dare una spiegazione alle tante incongruenza contestategli successivamente dagli inquirenti.
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