di Rachele Nenzi per Il Giornale
Un viaggio dai mille risvolti. Non solo politici, ma anche polemici. Quello realizzato da Maria Elena Boschi in Canada lo scorso settembre (per la precisione dal 14 al 16) sta facendo discutere per circa mille euro spesi per il servizio fotografico con il sottosegretario alla Presidenza come protagonista.
La fattura da saldare, secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano, sarebbe stata trasmessa dall’ambasciata d’Italia di Ottawa e riguarderebbe proprio un servizio fotografico da 1.000 euro.
Cosa ci faceva Maria Elena Boschi in Canada? Ufficialmente in agenda c’erano alcuni incontri con figure istituzionali canadesi, dalla ministra canadese per le Pari Opportunità, Maryam Monsef, ai parlamentari eletti all’estero all’istituto cultura di Toronto. Senza dimenticare, ovviamente, banchieri e imprenditori al Centro canadese di Architettura.
Ma secondo quanto scrive il Fatto, il vero motivo della traversata oceanica della Boschi sarebbe un altro. Ovvero il desiderio di partecipare al Global Progress di Montreal di venerdì 15 e sabato 16 settembre. Lì ha avuto modo di stringere la mano al primo ministro canadese, Justin Trudeau, al premier del Quebec, Philippe Cuillard, e al responsabile della (disastrosa) campagna elettorale di Hillary Clinton.
Il fatto è che quel servizio fotografico da mille euro, secondo il Fatto, non era incluso nel preventivo autorizzato dal segretario generale (e fedelissimo di Boschi) Paolo Aquilanti. Non solo. Di quel viaggio “istituzionale” praticamente non se ne sa nulla. Molti degli incontri sono stati a porte chiuse e anche i quotidiani locali hanno notato la stranezza della “missione” istituzionale.
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