La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli farebbe meglio a tenersi alla larga dai banchi di scuola. Se all’ex sindacalista dovesse venire in mente di proseguire negli studi, in pochi scommetterebbero su un suo successo. La mitica ministra senza laurea a capo della scuola italiana è riuscita a incasellare una nuova figuraccia grazie a una lettera sul Corriere della sera. Nella missiva la ministra rispondeva a Gian Antonio Stella che lamentava quanto si studiasse sempre meno la storia nelle scuole italiane.
La ministra ovviamente si è detta d’accordo con un profluvio di retorica, finché nell’ultimo paragrafo della lettera ha puntualizzato facendosi scappare un errore da bocciatura secca: “A proposito di costante aggiornamento, sarebbe opportuno che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastica, ma prosegua anche lungo i percorsi professionali”.
L’emergenza in Italia secondo la ministra potrà anche essere il ritorno di nostalgici del fascismo “male informati”, di sicuro però l’emergenza nel suo ministero è ancora la conoscenza elementare della lingua che con gran fatica hanno provato a insegnare le maestre anche alla ministra, senza grande successo evidentemente.
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