Farmacie notturne, la tariffa raddoppia: da 3,8 a 7,5 euro. E salgono i prezzi dei prodotti galenici
Aumentano le “tasse di farmacia”, i sovrapprezzi che remunerano i farmacisti tenendo conto delle prestazioni offerte. E mentre la quota della spesa sanitaria rispetto al welfare diminuisce e aumenta la percentuale dei cittadini che non possono più curarsi per i tempi di attesa e per i super-ticket applicati dalle Regioni.
Arriva la stangata in farmacia. Di fatto potrebbe raddoppiare il ticket per chi compra farmaci nelle ore notturne.
E a rincarare i costi è stato un decreto che prevede da novembre un incremento del 100 per cento degli "addizionali di chiamata notturna", ovvero i costi che le stesse farmacie di turno scaricano sul cliente. Come riporta ilFatto, con le nuove traiffe è previsto un costo di 7,50 euro per le farmacia urbane e rurali "non sussdiate" e un costo di 10 euro per quelle "rurali sussidiate". In precdenza questo aggravio di costo ammontava a 3,87 euro. E a farne le spese adesso sono proprio i clienti che hanno più difficoltà, ovvero chi deve acquistare un farmaco per un anziano oppure per un bimbo o magari chi d'urgenza ha bisogno di una medicina per una colica. Insomma di fatto c'è un rincaro netto per l'acquisto dei farmaci "fuori orario". Vengono rivisti anche i prezzi dei "prodotti galenici". Il nuovo prezzo verrà determinato dal costo delle sostanze, dai costi per la preparazione e "dalla professionalità dei farmacisti". Su questo fronte è stato predisposto nelle scorse settimane un vertice tecnico a cui ha partecipato lo stesso Ministero della Salute e i rappresentanti delle associazioni di categoria tra cui Fofi, Federfarma, Asfi, Assofarm, Farmacie unite, Sifap e Utifar. Di fatto questi rincari aumenteranno il fatturato delle farmacie che in media ammonta a 369mila euro all'anno.
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