La Corte, insomma, ha accolto il ricorso della scuola elementare Montessori di Roma, sostenuta dai Radicali, contro le due sentenze. Secondo stime dell’Anci, la cifra che Chiesa e enti non commerciali devono allo Stato per il periodo 2006-2011 si aggira intorno ai 4-5 miliardi di euro. E non può essere considerato “oggettivamente” impossibile sulla base dei dati catastali e delle banche fiscali, calcolare retroattivamente il tipo d’attività (economica o non economica) svolta negli immobili di proprietà degli enti non commerciali, e calcolare l’importo da recuperare.
Si legge ancora nella sentenza che l’Italia “avrebbe dovuto esaminare nel dettaglio l’esistenza di modalità alternative volte a consentire il recupero, anche soltanto parziale, delle somme”. Inoltre, ha ricordato che i ricorrenti erano situati “in prossimità immediata di enti ecclesiastici o religiosi che esercitavano attività analoghe” e dunque l’esenzione Ici li poneva “in una situazione concorrenziale sfavorevole (..) e falsata”. La Corte di giustizia ha ritenuto invece legittime le esenzioni dall’Imu.
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