Secondo l’economista l’ingrediente principale per mantenere in equilibrio finanziario uno Stato è aumentare percentualmente il debito in misura minore del valore aggiunto che produce. Eppure la governance Ue ignora questa semplice regola e “fa dei due parametri fiscali, simboli immutabili“, nonché “veri piloti automatici” che si sostituiscono a “una politica economica responsabile“. “Infatti – prosegue Savona – gli eccessi di debito servono per piegare i paesi spendaccioni ad accettare la sovranità europea, fatta di politiche deflazionistiche, le uniche, per Juncker, di creare condizioni che consentono ai nostri pronipoti di soddisfare i loro bisogni di crescita”.
È ovvio che la proposta di Savona debba essere applicata garantendo che i debiti di un paese non gravino su quello degli altri: “I debiti devono essere però protetti dagli attacchi speculativi che trovano alimento nella stessa politica europea”.
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