sabato 2 luglio 2016

ULTIM'ORA:Chiara Appendino show a Torino: "Ho deciso che taglieremo gli stipendi della giunta del 30%"

Si insedia la Appendino: “Entro ottobre un protocollo per il rilancio dei quartieri”

Annuncia il taglio di almeno del 30% dei costi degli staff della giunta e dei dirigenti fiduciari: soldi per creare un fondo sufficiente ad aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro.

Prima il ricordo delle vittime dell’attentato di Istanbul: «La violenza non è mai giustificabile e non può essere tollerata in nessuna forma». Poi i ringraziamenti «non di rito» agli amministratori che «hanno ricoperto i ruoli e gli incarichi che ora sono affidati per i prossimi cinque anni a noi. Nella figura del mio predecessore, Piero Fassino, desidero riassumere un sentito grazie a ciascuno». E, infine, la traccia di quella che dovrebbe essere la pietra miliare del suo mandato: «Il monito inscritto nella tela del soffitto di quest’aula ci ricorda che nessuno è detentore della verità assoluta, ma solo nel consiglio, inteso come metodo costante di confronto, si può ambire alla vera sapienza».  
SI PARTE DALLE PERIFERIE  
Chiara Appendino inizia così il suo mandato di sindaca di Torino. È stata ufficialmente proclamata primo cittadino e con lei si sono insediati i nuovi consiglieri comunali. E il primo passaggio politico del suo discorso non poteva che partire dalle periferie confermando che «entro il mese di ottobre presenteremo un protocollo per il rilancio e la riqualificazione di tutti i quartieri della nostra Città». Più complesso invece «ripartire dalle periferie esistenziali, quelle nelle quali ciascuno di noi può scivolare o si può rifugiare nei momenti di smarrimento» ma «non abbiamo l’illusione di poter cambiare la realtà con un delibera, di risolvere una volta per sempre la povertà oppure la solitudine, ma abbiamo il dovere di dedicare ogni nostra energia affinché ciascuno si senta parte di questa Comunità Urbana». Da qui la volontà di «coinvolgere in questo grande progetto tutte le istituzioni, dalle circoscrizioni alla Città Metropolitana, alla Regione, e quelle nazionali ed Europee, l’Università e il Politecnico». Ma anche tutti i soggetti della società torinese, come le realtà religiose, in primo luogo l’Arcidiocesi, ma anche le comunità Islamiche, le Chiese Ortodosse e i credenti di ogni fede.  
LE IMPRESE E GLI ARTIGIANI  
Poi c’è l’economia, cioè le imprese, gli artigiani e la manifattura: «La Città si offre come partner istituzionale per tutti coloro che favoriranno l’insediamento di imprese provenienti da paesi Europei o extra europei». La sfida sarà «fare sistema». Per rendere il nostro territorio più attrattivo ed ognuno dovrà contribuire per questo comune obiettivo. Appendino poi annuncia la volontà di «ridisegnare il welfare», al quale «cercheremo di dedicare ogni risorsa che riusciremo a reperire riorganizzando la struttura amministrativa della Città, dovrà ripartire proprio dalle persone». Il primo passo sarà «tagliare di almeno del 30% i costi degli staff della giunta e dei dirigenti fiduciari. Mi auguro che ci possa essere da parte di ogni consigliere comunale una piena partecipazione a questa scelta». Soldi che serviranno per creare «un fondo per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro. Non si tratta della soluzione di questo grande problema per la nostra città, ma di un segnale». 

IL CORTEO A PIEDI  
Prima di entrare in Sala Rossa la appendino aveva percorso il centro a piedi da piazza Statuto al Comune, «scortata» da consiglieri e attivisti del Movimento 5 Stelle, tra applausi, selfie e qualche raccomandazione: «Questa città non è da buttare, preserva quel che di buono c’è»; «Non preoccuparti, vedrai». Poi la cerimonia con cui il nuovo sindaco Chiara Appendino si insedierà a Palazzo Civico.  
Per l’occasione sono arrivati i parlamentari torinesi del Movimento, c’è l’intera delegazione di consiglieri regionali. Ci sono i genitori e la nonna del nuovo sindaco. E poi il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, con il presidente del Consiglio regionale, Mario Laus, il procuratore generale Francesco Saluzzo, il comandante dei carabinieri Guarino e quello della Finanza Angeloni, l’ex sindaco Valentino Castellani, il rettore del Politecnico, Marco Gilli. C’è anche Pierò Fassino, il sindaco uscente, seduto sui banchi dell’opposizione tra i consiglieri del Pd. Mentre Particolare Giorgio Airaudo è l’unico consigliere di opposizione seduto sui banchi della maggioranza, in quelli che per anni sono stati gli scranni occupati da Sel, il suo partito. 

fonte: http://www.lastampa.it/2016/06/30/cronaca/si-insedia-la-appendino-applausi-e-selfie-durante-il-corteo-da-piazza-statuto-alla-sala-rossa-VpabQiz83CQEYt7BRunt9I/pagina.html?zanpid=2184048746223272960

7 commenti:

  1. VIVA CHIARA APPENDINO,SINDACO DI TORINO!

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  2. In bocca al lupo, qualcosa mi dice che riuscirai nella tua impresa, auguri di cuore.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. La notizia si commenta da sè.PD e soci,apprendete come si governa.

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    1. Sappiate che la morte(politica)vi sorveglia,tra gli scranni della sala ROSSA o in giro per la città a cazzeggiare...finché non sia matura per la falce.Faber perdonami.

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    2. Sappiate che la morte(politica)vi sorveglia,tra gli scranni della sala ROSSA o in giro per la città a cazzeggiare...finché non sia matura per la falce.Faber perdonami.

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