lunedì 18 luglio 2016

STREPITOSA APPENDINO: Il quinquennio a Torino M5S si apre con la riduzione dei collaboratori. Diminuzione dei costi di oltre il 40%

Il giuramento di Appendino: si apre il quinquennio M5S

In sala rossa il primo consiglio comunale pentastellato. Il nuovo presidente del Consiglio comunale è Fabio Versaci. Passano la riduzione del personale e il piano rifiuti.
La Torino versione Cinquestelle comincia, per davvero, oggi, con la prima seduta del Consiglio comunale. Gremita la sala rossa: spolverino bianco come pantaloni e maglia nera, la neo sindaca si accomoda sul suo scranno un quarto d’ora dopo le 15, ora della convocazione, mentre i consiglieri sono ancora alle prese con il disbrigo delle pratiche burocratiche. Presenti in sala i candidati sindaco sconfitti, l’uscente Piero Fassino, Alberto Morando e Osvaldo Napoli. All’appello hanno risposto 40 consiglieri comunali. Dopo aver dichiarato aperta la seduta è stato suonato l’inno di Mameli, seguito da un breve applauso.

IL GIURAMENTO
«Giuro di osservare lealmente la costituzione italiana». Con questa formula di rito la sindaca ha prestato giuramento, aprendo il primo Consiglio comunale a guida pentastellata. L’ordine del giorno prevede l’elezione delle cariche istituzionali. A presiedere il Consiglio comunale per i prossimi cinque anni sarà Fabio Versaci, 29 anni, uno dei 24 eletti del Movimento 5 Stelle, ex consigliere nella circoscrizione 7.
Non è bastata la prima votazione: l’esponente M5s è stato votato da 25 consiglieri su 41, non sufficienti a raggiungere i due terzi necessari. Alla seconda votazione Versaci ha ottenuto nuovamente 25 voti, risultando eletto con la maggioranza dei 41 consiglieri. Avrà, come da regolamento, due vice, uno «di maggioranza» e uno «di opposizione». E poiché la maggioranza è un monocolore Cinquestelle uno dei vice di Versaci sarà la grillina Chiara Giacosa. Il vice presidente che spetta all’opposizione andrà al Pd e sarà Enzo Lavolta, ex assessore all’Ambiente nella giunta Fassino. A presiedere la riunione è il consigliere anziano (quello che ha ottenuto il maggior numero di voti lo scorso 5 giugno, ndr), Stefano Lo Russo.

GIUNTA STRAORDINARIA
Al centro della prima seduta della Sala Rossa ci sarà il provvedimento quadro sugli staff approvato dalla giunta Appendino. Le linee generali sono state varate due settimane fa e impegnano l’amministrazione a ridurre di almeno il 30% il budget a disposizione per gli staff e i dirigenti a termine: dai 16,2 milioni spesi dall’amministrazione Fassino (che già aveva pesantemente tagliato rispetto ai tempi di Chiamparino) a non più di 11.
In realtà il risparmio sarà più consistente. Questa mattina è convocata una giunta straordinaria che dovrà approvare proprio i contratti per i collaboratori. Secondo le indiscrezioni dai 16 milioni dell’epoca Fassino si dovrebbe scendere non a 11 ma sotto i 10, a quota 9 milioni. Il risparmio sarebbe dunque del 40-45%. I contratti dovrebbero essere 14, meno della metà rispetto al passato: ciascuno degli undici assessori ha diritto a un collaboratore esterno (gli assessori precedenti ne avevano due, qualcuno addirittura tre) e in più ne potrà scegliere uno tra i dipendenti del Comune; gli altri tre riguardano il responsabile della comunicazione, Luca Pasquaretta, e lo staff della sindaca composto da Xavier Bellanca e Caterina Pregliasco. Il capo di gabinetto, Paolo Giordana, è già dipendente del Comune.

RIFIUTI E TAGLI DELLO STAFF
S’inizia con l’approvazione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti: la prima azione è l’adozione di un «Testo unico sui rifiuti», provvedimento che recepisce la legge Delrio, sul recupero di materiali dai rifiuti e lo smaltimento intelligente dei rifiuti residui. Il testo passa ora al vaglio della Commissione Ambiente e del consesso della Regione per poter essere approvato. Il consiglio ha poi approvato il primo provvedimento presentato dalla nuova giunta guidata dalla pentastellata Chiara Appendino che Impegna l’amministrazione a ridurre di almeno il 30% il budget per gli staff degli assessori e i dirigenti a termine, portando il totale sborsato dal Comune da circa 16 a circa 11 milioni di euro.
La delibera «in materia di ordinamento degli uffici del Comune», illustrata dalla stessa Appendino, prevede anche l’abolizione della figura del direttore generale e stabilisce di ridurre da 15 a 12 le direzioni. E ancora prescrive di attingere alle graduatorie prima di bandire nuovi concorsi. A favore del provvedimento, un’inedita alleanza fra maggioranza a Cinque stelle e Roberto Rosso, ex candidato sindaco Ncd.

CINQUE STELLE A DESTRA
La prima seduta del Consiglio, tra le tante novità, vede anche una rivoluzione logistica: per la prima volta dopo oltre vent’anni la maggioranza si siederà (almeno, dovrebbe) a destra della sindaca e non a sinistra come negli ultimi decenni. Il cambio è dovuto alle insistenze del Pd e di Eleonora Artesio, consigliera di Torino in Comune, che vogliono a tutti i costi stare a sinistra. A destra finiranno i 24 Cinquestelle a circondare la destra che non vuole saperne di traslocare: il leghista Fabrizio Ricca, Alberto Morano e Roberto Rosso. Ne manca uno: Osvaldo Napoli di Forza Italia. Ha fatto sapere che l’argomento non lo appassiona. «Per me è lo stesso, tanto io rappresento il centro. L’unica cosa che voglio evitare è di sedermi accanto a Rosso».

Fonte: http://www.lastampa.it/2016/07/18/cronaca/il-quinquennio-ms-si-apre-con-la-riduzione-degli-staffisti-uxdQBgs1IIRsqTqxgGWOrM/pagina.html

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